Nicolas Cage ha finalmente pagato i suoi debiti col fisco
In un lungo profilo scritto da Gabriella Paiella e pubblicato da GQ, Nicolas Cage si confessa, parlando della sua carriera, delle difficoltà economiche incontrate a causa di alcuni investimenti immobiliari e della crisi economica del 2008, del lutto per la morte del padre e del suo prossimo film, Il talento di Mr. C. La cosa più interessante che emerge dall’intervista è il fatto che Cage ha finalmente finito di pagare i suoi debiti, al fisco e ai suoi creditori, e ora non dovrà più lavorare a “catena di montaggio” per questioni economiche.
L’intervista racconta un Nicolas Cage eccentrico, dai gusti decisamente costosi. L’esempio più celebre dei suoi eccessi è forse il teschio di tirannosauro acquistato all’asta per 276 mila dollari, e poi restituito al governo mongolo dopo aver scoperto che era stato rubato. Cage, però, ci tiene a rimarcare come i suoi guai finanziari siano derivati esclusivamente dalle sue discutibili scelte in campo immobiliare. Dalla casa stregata LaLaurie di New Orleans al Midford Castle in Inghilterra, Cage aveva messo insieme una quantità di mutui impossibile da pagare anche per lui, prima che la crisi finanziaria gli desse il colpo di grazia. La morte del padre August Coppola e la necessità di pagare 20 mila dollari al mese per le cure della madre anziana hanno fatto il resto.
Cage doveva al fisco americano 14 milioni di dollari e diversi altri milioni ad altri creditori. L’attore ha trascorso i successivi 12 anni a lavorare come un pazzo, interpretando 46 film e trasformandosi, anche per questo, nel meme di se stesso. Eppure lui ci tiene a dire di essersi sempre impegnato al massimo:
Quando facevo quattro film all’anno, uno dietro l’altro dietro l’altro, cercavo ancora di trovare qualcosa in essi che mi permettesse di dare il meglio. Non tutti hanno funzionato. Alcuni erano fantastici, come Mandy, ma altri non funzionavano. Ma non ho mai lavorato col pilota automatico. Se c’era una convinzione errata, era questa. Che lo facessi senza che me ne importasse. Me ne importava.
Il talento di Mr. C
Circa un anno e mezzo fa, Nicolas Cage ha finito di pagare i suoi debiti. La perfetta – e ironica – chiusura del cerchio è arrivata con Il talento di Mr. C, film di Tom Gormican in cui interpreta una versione caricaturale di se stesso (QUI il trailer). Quello è stato il film che gli ha permesso di staccare l’ultimo assegno per l’Internal Revenue Service. GQ rivela che, nel film, vedremo Cage in due ruoli: il se stesso attuale e una sua versione ringiovanita al computer, Nicky. In una scena, i due pomiciano. “Quella è stata un’idea di Nic”, rivela Gormican. “Doveva solo baciarlo sulla guancia, ma lui ha detto: ‘Mi piacerebbe baciarlo alla francese'”.
Ora, Cage sta preparando Renfield, film in cui interpreterà il Conte Dracula. La star rivela che, oltre alle fonti di ispirazione già annunciate, si ispirerà anche a suo padre per sviluppare il personaggio: “August Coppola sta per tornare. E tornerà nel ruolo di Dracula”. Infine, l’articolo rivela che Cage sta pensando di interpretare un piccolo ruolo in Megalopolis, l’ambizioso prossimo film di suo zio Francis Ford Coppola (che di recente ha perso il protagonista Oscar Isaac). Sarebbe il loro primo film insieme dai tempi di Peggy Sue si è sposata. “Voglio concentrarmi sull’essere estremamente selettivo, il più selettivo possibile. Vorrei fare ogni film come se fosse l’ultimo”. Una frase che, solamente un anno e mezzo fa, Nicolas Cage non avrebbe mai potuto pronunciare.
