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Ieri è uscito come saprete il trailer di Ms. Marvel, la nuova serie MCU in arrivo su Disney+ l’8 giugno. Sei episodi per un nuovo spicchio di Fase Quattro tutta dedicata a una giovane eroina di nome Kamala Khan. Un personaggio importante nella storia del Marvel Universe cartaceo, e non solo, presentato in chiave live action in una versione, a quanto pare, leggermente diversa.
Kamala Khan non è la prima a utilizzare nei fumetti il nome da battaglia di Ms. Marvel. È proprio in omaggio al suo idolo – la ex Ms. Marvel e oggi Captain Marvel, Carol Danvers – che Kamala sceglie quel nome. Ragazzina del New Jersey con tanti sogni in testa e proviente da una famiglia pachistana, Kamala appare per la prima volta sulle pagine di Captain Marvel 14 (agosto 2013), creata da Sana Amanat, Stephen Wacker, G. Willow Wilson, Adrian Alphona e Jamie McKelvie.
E anche se nel trailer la vediamo usare dei poteri luminosi, nei fumetti è una mutaforma, grazie ai geni Inumani che possiede. Perlopiù, si allunga come Mr. Fantastic dei Fantastici Quattro. Un potere che lei chiama in originale “embiggen”, un termine che viene da un episodio dei Simpson e che Ms. Marvel ha reso talmente popolare che nel 2018 è entrato nel dizionario.
Il personaggio di Kamala Khan nasce da una conversazione tra gli editor Sana Amanat e Stephen Wacker, quando la prima racconta al secondo le sue esperienze da ragazzina, un’americana del New Jersey di origini pachistane e di religione musulmana. A rendere importante la figura di Kamala è proprio il fatto che, quando a fine 2015 le viene dedicata una serie personale (Ms. Marvel vol. 4), si tratta della prima eroina musulmana titolare di una testata Marvel. La cosa ha generato un notevole buzz ai tempi, e quell’anno la serie ha vinto anche l’Hugo Award, il premio per le opere di fantascienza e fantasy, nella categoria “miglior storia disegnata”.
La flessibilità del personaggio è stata vista da tanti come una riuscita metafora delle prove che un’adolescente deve affrontare, soprattutto quando ha un background diverso. Senza volerlo, Kamala è finita anche in un botta e risposta piuttosto acceso, “combattuto” sui mezzi pubblici di San Francisco. Un’associazione di hater ha coperto gli autobus di San Francisco di pubblicità con delle frasi che associavano la religione musulmana al nazismo. Incitazioni all’odio spacciate da libertà di parola, prontamente coperte da vari street artist con immagini di Kamala e messaggi che rispondevano a quelle pubblicità islamofobiche.
L’anno dopo, Sana Amanat ha presentato Obama alla Casa Bianca, in un incontro per il Women’s History Month, e nel discorso del presidente c’è finita anche Ms. Marvel. Obama ha incensato il lavoro di Amanat, descrivendola come “una vera super-eroina per tanti ragazzi e ragazze.”
Oltre che in Ms. Marvel, vedremo Kamala Khan, interpretata da Iman Vellani, anche in The Marvels, a inizio 2023, accanto a Brie Larson (Captain Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau). Il personaggio di Ms. Marvel è apparso inoltre in diversi cartoon Marvel, come ad esempio il film d’animazione per la TV Marvel Rising: Secret Warriors (2018) e la serie Spidey and His Amazing Friends (2021), e vari videogame. È ad esempio il personaggio introduttivo di Marvel’s Avengers (Square Enix, 2020).