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Il Re: arriva su Sky il prison drama con Luca Zingaretti

Pubblicato il 18 marzo 2022 di Marco Triolo

Per molti, Luca Zingaretti sarà per sempre il commissario Montalbano, presenza fissa e rassicurante del palinsesto Rai. Per un attore, restare incollato a un ruolo a volte può essere un problema. Ma non si può dire che Zingaretti non ci sia messo d’impegno per uscire dalla comfort zone. L’attore, infatti, torna ora su Sky con una serie prodotta da Lorenzo Mieli e The Apartment con Wildside. Il Re, questo il titolo, sarà composta da otto episodi e diretta da Giuseppe Gagliardi (1992, 1993, 1994, Non Uccidere), e vedrà Zingaretti nei panni di Bruno Testori, controverso direttore di un carcere di frontiera, sovrano assoluto di una struttura – il San Michele – in cui nessuna delle leggi dello Stato ha valore, perché il bene e il male dipendono unicamente dal suo giudizio.

Autori e cast

Dietro a Il Re ci sono Stefano Bises, Peppe Fiore, Bernardo Pellegrini, Massimo Reale e Davide Serino, autori del soggetto di serie e sceneggiatori (tranne Reale). Bises, per chi non lo conoscesse, è uno degli sceneggiatori di punta del panorama seriale italiano degli ultimi anni. Ha scritto, tra le altre, Gomorra: La serie, La mafia uccide solo d’estate, The New Pope e Speravo de morì prima.

Accanto a Luca Zingaretti vedremo Isabella Ragonese (Lei mi parla ancora, Rocco Schiavone, Il padre d’Italia) nei panni di Sonia Massini, agente della polizia carceraria del San Michele. Anna Bonaiuto (Loro, Napoli velata, Mio fratello è figlio unico), che interpreta il pubblico ministero Laura Lombardo, che indaga sulla rete di illeciti e connivenze che fanno capo a Testori. Barbora Bobulova (Scialla!, Cuori puri, Cuore sacro), che nella serie sarà Gloria, ex moglie di Testori. Giorgio Colangeli (Il divo, Speravo de morì prima, Un posto sicuro) nei panni di Nicola Iaccarino, comandante della prigione, molto amico di Bruno Testori. E infine Alida Baldari Calabria, Ivan Franek e Ahmed Afiene.

“Una riflessione sui confini della giustizia”

Come spiegano Bises e Fiore, Il Re è “una riflessione sui confini della giustizia, su quanto ci si può spingere oltre la linea d’ombra per realizzare quella giustizia fino in fondo, e in ultima analisi, su quanto il bene e il male, dal punto di vista del potere, finiscano per implicarsi a vicenda”. A proposito del personaggio interpretato da Zingaretti, aggiungono:

Il San Michele è un’enclave fuori dalla giurisdizione della legge ordinaria in cui il direttore esercita la sua personale giustizia. Per mettere in crisi il nostro protagonista abbiamo portato il conflitto frontalmente sul suo sistema di valori: la minaccia che lo sfida è quella di un ordine morale avverso a quello di Bruno, e si annida proprio al cuore del suo regno. Al centro di questo conflitto c’è sempre Bruno, naturalmente. L’altra sfida per noi interessante era quella di riuscire a rendere empatico e umano un personaggio così larger-than-life. Abbiamo cercato di farlo approfondendo le sue ferite che sono, in qualche misura, il modo con cui Bruno si interfaccia con l’altro. Bruno è un uomo spezzato, che ha sofferto in passato e che ogni giorno si confronta con un’umanità da Purgatorio. Il dolore della sua vita è anche, in qualche modo, il suo potere: gli ha insegnato che anche una vita perfetta può deragliare in qualsiasi momento, che il destino è cieco e che il male non sempre è voluto ma può essere accidentale. Questo fa di lui un essere umano, segnato dalla sofferenza e divorato dalla hybris, ma allo stesso tempo capace di leggere nell’anima anche dell’ultimo dei detenuti come nessun altro. Un uomo che usa il proprio dolore come strumento di conoscenza del mondo.

La caduta del regno

Giuseppe Gagliardi spiega:

Cosa succede quando un regno rischia di crollare davanti agli occhi del suo sovrano? Il Re racconta questo, il potere politico e militare che Bruno Testori esercita nel suo carcere sta scricchiolando, lui deve cercare di salvare la sua corona.

E aggiunge:

Il carcere che raccontiamo è un crocevia di storie e uomini di diversa provenienza, un luogo di alienazione dove i conflitti sono il riflesso del mondo di fuori. Bruno invece controlla e sorveglia il mondo di dentro. Sul piano visivo spesso il suo punto di vista coincide con quello del racconto, Bruno vede attraverso le telecamere di sorveglianza, ascolta attraverso le cimici, controlla le vite dei detenuti come ossessionato, cerca la strada per fronteggiare la minaccia che serpeggia nei corridoi del San Michele. Il luogo diventa protagonista della vicenda umana.

Tra i primi prison drama italiani

Il Re è, se non il primo, certamente fra i primi prison drama prodotti in Italia. Lo sottolinea Lorenzo Mieli, CEO di The Apartment, che definisce Il Re “un progetto che non ha eguali in Italia, con un Luca Zingaretti inedito nei panni del villain e con una storia che tocca temi quali la gestione del terrorismo e delle carceri e il rapporto con i servizi segreti in Italia”:

Trattandosi di un genere inedito in Italia, per noi era importante portare avanti un racconto di genere, quindi pop, ma fortemente ancorato alla società e alla cultura italiana. Nell’ottica di tenere teso questo filo, abbiamo girato Il Re in due carceri veri, ora in disuso: il carcere di Civitavecchia e il carcere di Torino, oggi museo. Tenere in equilibrio questo doppio binario di toni e regia non è stato facile, ma Giuseppe è stato in grado di gestirlo al meglio con il supporto di un grande lavoro di squadra.

Il trailer

La sinossi ufficiale

Il San Michele è un carcere di frontiera dove il direttore Bruno Testori applica la sua personale idea di giustizia: la legge dello Stato qui dentro non esiste, perché la legge è lui. Spietato con chi lo merita ma anche all’occorrenza misericordioso, Bruno si identifica nelle biografie deragliate dei detenuti, perché lui stesso, per primo, è un uomo spezzato dalla vita. Un duplice omicidio – prima quello del comandante e suo migliore amico, poi quello di un ergastolano, principale alleato di Bruno tra i detenuti – rischia di mettere a rischio il suo dominio e di portare alla luce il cancro che si annida nelle pieghe del regno: una potenziale minaccia per tutto l’Occidente.

Il Re è una produzione Sky Studios con Lorenzo Mieli per The Apartment e con Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Zocotoco. La serie debutterà il 18 marzo su Sky Atlantic e in streaming su NOW, e sarà sempre disponibile on demand.