SerieTV Recensioni

Il ritorno di The Walking Dead: la recensione dell’episodio 11×09

Pubblicato il 21 febbraio 2022 di Marco Triolo

Il nono episodio della stagione finale di The Walking Dead è finalmente arrivato su Disney+, a più di quattro mesi dalla conclusione della prima tranche della stagione 11. Un episodio, intitolato Nessuna alternativa, che ci scaraventa da subito nel mezzo dell’azione per raccontarci la conclusione della battaglia tra il gruppo guidato da Maggie e Daryl e i Mietitori. Questa copre il grosso della puntata, ma non mancano alcune svolte importanti verso la fine. E una morte di un certo rilievo.

L’episodio procede su due linee narrative parallele: da un lato, appunto, lo scontro con i Mietitori. Dall’altro la lotta per la salvezza di Alexandria, devastata dalla guerra con i Sussurratori e dalle intemperie. Rosita, Aaron, Carol, Judy e tutti gli altri abitanti della comunità lottano per fermare l’avanzata degli zombie, entrati a causa di alcune brecce nelle mura difensive.

We are the walking dead

Entrambi i fili narrativi sono perfettamente tesi, e portano avanti alcuni dei temi che, da sempre, caratterizzano la serie: in primo luogo, il fatto che gli zombie non siano la vera minaccia. Sono sempre gli esseri umani il pericolo peggiore, un concetto che qui è in vetrina dal primo all’ultimo minuto. Da una parte i Mietitori, guidati da Leah (Lynn Collins), ennesimo gruppo armato fino ai denti e determinato a riscrivere il futuro secondo la propria filosofia estremista. Dall’altra una devastazione causata dai Sussurratori come ultimo atto di guerra, che ha lasciato Alexandria arida e indebolita, scatenando una reazione a catena che ne minaccia la sopravvivenza sul lungo periodo.

In entrambi i casi la risoluzione non è scontata: c’è sempre un elemento di ottimismo, mutuato dalle pagine dei fumetti di Robert Kirkman e Charlie Adlard, che porta i nostri eroi a resistere anche nelle situazioni più disperate, o per lo meno a tentare una strada di diplomazia e pace. Daryl fa un ultimo tentativo per convincere Leah a sotterrare l’ascia di guerra e collaborare per costruire un mondo sicuro. Gli abitanti di Alexandria ricevono brutte notizie su compagni caduti in battaglia, ma le accettano perché quei sacrifici non saranno stati vani. In tutto questo, però, Maggie emerge come l’elemento di rottura: ciò che i Mietitori hanno fatto alla sua comunità l’ha spinta oltre il limite, e Maggie non sembra più intenzionata a cercare la pace, ma solo la vendetta.

Flashforward

Nel frattempo, il Commonwealth si dirige verso Alexandria con una proposta di collaborazione, grazie all’intervento di Eugene e del gruppo da lui guidato. Chi ha letto i fumetti sa che il Commonwealth, per quanto appaia come la salvezza definitiva, in realtà nasconde lati oscuri che sicuramente verranno a galla. Anche perché l’episodio si conclude con un gancio pazzesco: un flashforward di sei mesi che ci mostra cosa accadrà, lasciandoci con il dubbio sul “come”. E quel “come” sarà molto probabilmente al centro di questa seconda parte della stagione, che promette grandi sconvolgimenti e rimescolamenti di alleanze, in vista del gran finale.

Diretto da Jon Amiel (Entrapment, Copycat), Nessuna alternativa è un buon episodio, non tra le mid-season première migliori di The Walking Dead, ma comunque ricco di spunti e momenti di suspense. Di certo il cliffhanger finale getta un ponte verso una conclusione drammatica e sofferta, che, speriamo, riesca a tenerci incollati e a soddisfarci dopo dodici anni di fedeltà.