Gran parte di voi ricorderà il finale della seconda stagione di The Mandalorian.
Aveva stupito gran parte dei fan per il ritorno di un giovane Luke Skywalker, interpretato sempre da Mark Hamill, ringiovanito digitalmente per l’occasione.
Come sappiamo, il personaggio è tornato nel sesto episodio di The Book of Boba Fett, ora disponibile su Disney+.
In questo caso a Luke è stato concesso uno spazio maggiore e, possiamo sicuramente dirlo, il risultato ottenuto con l’aiuto della grafica digitale è sul serio impressionante.
Anche in questo caso Mark Hamill è stato accreditato per la sua interpretazione, ma per riportare in scena Luke Skywalker è stato ovviamente necessario lo sforzo di più persone.
Nel 2020 Lucasfilm aveva utilizzato un misto di deepfake e tecnologia anti-invecchiamento per Hamill, ma il corpo era quello di un altro attore, Max Lloyd Jones.
Tuttavia il risultato non era stato accolto in maniera positiva da tutti i fan, proprio per questo per The Book of Boba Fett Lucasfilm ha deciso di coinvolgere l’artista del deepfake Shamook, diventato virale nel web (anche) per i suoi video incentrati, appunto, su Luke Skywalker.
L’aiuto di Shamook è stato decisamente fondamentale, per quanto riguarda la controfigura usata per il corpo di Hamill, sembra che in questo caso la produzione si sia rivolta ad un altro attore, Graham Hamilton, accreditato nei titoli di coda come “Performance Artist” di un non meglio specificato Jedi (ma il riferimento è chiaro).
In The Mandalorian la voce NON era quella di Mark Hamill. Era stata realizzata digitalmente, grazie ad un software chiamato Respeecher, in grado di ricreare una voce basandosi su file audio già esistenti (in questo caso proveniente dalla trilogia originale, da interviste e da altro materiale realizzato a cavallo tra gli anni ’70 e ’80). Non è ancora chiaro se questa tecnologia sia stata usata anche per The Book of Boba Fett.
UPDATE: Collider conferma che anche in questo caso è stata utilizzata la stessa tecnologia. Come dichiarato da Jon Favreau:
Una cosa di cui la gente non si rende conto, è che la sua voce non è reale. La voce del giovane Luke Skywalker è stata completamente sintetizzata usando quest’applicazione chiamata Respeecher.
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Fonte: The Direct