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Nel mio nome: il trailer del documentario italiano prodotto da Elliot Page selezionato alla Berlinale

Pubblicato il 02 febbraio 2022 di Marco Triolo

Poco tempo fa vi avevamo parlato di Nel mio nome, un documentario diretto da Nicolò Bassetti (regista di Magnifiche sorti e collaboratore al soggetto di Sacro GRA) di cui Elliot Page, star di The Umbrella Academy, sarà produttore esecutivo. Quel film è stato selezionato per la sezione Panorama della Berlinale, dove verrà proiettato il 12 febbraio. Ora ne possiamo vedere il trailer…

Prodotto da Nuovi Paesaggi Urbani e Art of Panic production, in associazione con HHH Productions, Nel mio nome è incentrato su un gruppo di quattro amici provenienti da diverse parti d’Italia e accomunati dal processo di transizione da un’identità di genere femminile a quella maschile in diversi momenti della loro vita. Il regista ha un figlio transgender, Matteo, ed è da questa esperienza personale che ha preso spunto per realizzare il film. Ecco la sinossi ufficiale:

Nico (33 anni), Leo (30), Andrea (25) e Raff (23) sono quattro amici provenienti da diverse parti d’Italia che vivono a Bologna, e condividono le proprie transizioni di genere – dal femminile al maschile – in diversi momenti della loro vita. NEL MIO NOME segue i protagonisti mentre affrontano con coraggio, giorno per giorno, gli ostacoli di un mondo strettamente binario. Vivere pienamente e dignitosamente la propria vita è per ognuno una questione di sopravvivenza. Qualcosa per cui occorre essere risoluti, avere pazienza e armarsi di tanta ironia.

I produttori

Nel mio nome è prodotto da Nicolò Bassetti, Lucia Nicolai e Marcello Paolillo, mentre Elliot Page e Gaia Morrione sono i produttori esecutivi.

Page, che ha fatto coming out come transgender a dicembre 2020, ha spiegato le ragioni per cui ha scelto di produrre il film:

Quello che rende Nel mio nome unico, per me, è il modo in cui presenta, ingegnosamente e intenzionalmente, tutti i diversi pezzi che costituiscono l’identità di una persona. È una meditazione sull’umanità trans e non ho mai visto un altro film come questo. Sapere che Bassetti ha consultato attentamente il suo figlio trans nel corso della lavorazione è bellissimo per me, e penso che quell’esperienza di vita e quell’input siano evidenti nella prospettiva del film. Sono onorato di essere a bordo e non vedo l’ora che lo vedano tutti.