Poco tempo fa vi avevamo parlato di Nel mio nome, un documentario diretto da Nicolò Bassetti (regista di Magnifiche sorti e collaboratore al soggetto di Sacro GRA) di cui Elliot Page, star di The Umbrella Academy, sarà produttore esecutivo. Quel film è stato selezionato per la sezione Panorama della Berlinale, dove verrà proiettato il 12 febbraio. Ora ne possiamo vedere il trailer…
Prodotto da Nuovi Paesaggi Urbani e Art of Panic production, in associazione con HHH Productions, Nel mio nome è incentrato su un gruppo di quattro amici provenienti da diverse parti d’Italia e accomunati dal processo di transizione da un’identità di genere femminile a quella maschile in diversi momenti della loro vita. Il regista ha un figlio transgender, Matteo, ed è da questa esperienza personale che ha preso spunto per realizzare il film. Ecco la sinossi ufficiale:
Nico (33 anni), Leo (30), Andrea (25) e Raff (23) sono quattro amici provenienti da diverse parti d’Italia che vivono a Bologna, e condividono le proprie transizioni di genere – dal femminile al maschile – in diversi momenti della loro vita. NEL MIO NOME segue i protagonisti mentre affrontano con coraggio, giorno per giorno, gli ostacoli di un mondo strettamente binario. Vivere pienamente e dignitosamente la propria vita è per ognuno una questione di sopravvivenza. Qualcosa per cui occorre essere risoluti, avere pazienza e armarsi di tanta ironia.
Nel mio nome è prodotto da Nicolò Bassetti, Lucia Nicolai e Marcello Paolillo, mentre Elliot Page e Gaia Morrione sono i produttori esecutivi.
Page, che ha fatto coming out come transgender a dicembre 2020, ha spiegato le ragioni per cui ha scelto di produrre il film:
Quello che rende Nel mio nome unico, per me, è il modo in cui presenta, ingegnosamente e intenzionalmente, tutti i diversi pezzi che costituiscono l’identità di una persona. È una meditazione sull’umanità trans e non ho mai visto un altro film come questo. Sapere che Bassetti ha consultato attentamente il suo figlio trans nel corso della lavorazione è bellissimo per me, e penso che quell’esperienza di vita e quell’input siano evidenti nella prospettiva del film. Sono onorato di essere a bordo e non vedo l’ora che lo vedano tutti.