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Mad Max: Fury Road, la tensione tra Tom Hardy e Charlize Theron sul set è quasi esplosa

Pubblicato il 23 febbraio 2022 di Marco Triolo

Che il rapporto tra Tom Hardy e Charlize Theron non fosse dei più distesi sul set di Mad Max: Fury Road si sapeva da tempo. Ora però emergono nuovi dettagli dal libro Blood, Sweat & Chrome: The Wild and True Story of Mad Max: Fury Road di Kyle Buchanan, in particolare riguardo un episodio in cui la tensione tra i due per poco non è esplosa in qualcosa di peggio.

È il cameraman Mark Goellnicht a descrivere per primo la scena:

Ricordo distintamente quel giorno. La chiamata sul set era per le otto della mattina. Charlize arrivò alle otto in punto e si sedette nella Blindocisterna, sapendo perfettamente che Tom non si sarebbe mai presentato alle otto anche se avevano fatto una richiesta speciale perché fosse lì in tempo. Era noto per non arrivare mai in orario alla mattina. Se la chiamata era per la mattina, non c’era verso, non arrivava.

Hardy si presenta tre ore dopo e, il primo assistente operatore Ricky Schamburg si tratta di una mossa “deliberatamente provocatoria”. Theron, nel frattempo, è rimasta seduta nella Blindocisterna con trucco e costume addosso. A quel punto non ci vede più. Spiega Goellnicht:

Salta fuori dalla Blindocisterna e inizia a imprecargli contro con tutte le forze, dicendo, “Multate questo maledetto s*****o 100 mila dollari per ogni minuto che ha tenuto ferma questa troupe” e “Quanto sei irrispettoso!”. Aveva ragione. Una lunga invettiva. Gli grida tutto quanto. Fa tanto rumore, ma c’è tanto vento: lui potrebbe aver sentito qualcosa, ma le si è fiondato addosso dicendo “Cosa mi hai detto?” […]. Fu piuttosto aggressivo. Lei si sentì davvero minacciata, e quello fu un punto di svolta.

Col senno di poi

Entrambe le star riflettono oggi sull’accaduto, ammettendo di avere parte della colpa. Charlize Theron afferma:

Non voglio giustificare chi si comporta male, ma sono state riprese difficili. Oggi ho una prospettiva molto chiara su cosa sia accaduto. Ma non penso di aver avuto questa chiarezza quando stavamo facendo il film. Ero in modalità sopravvivenza; ero spaventata a morte.

Per colpa della mia paura, stavamo costruendo dei muri per proteggere noi stessi invece di dirci, “C***o, questa cosa è spaventosa per te come lo è per me. Cerchiamo di essere gentili tra di noi”. Stavamo funzionando, stranamente, come i nostri personaggi: la prima cosa era sopravvivere.

Tom Hardy commenta:

Col senno di poi, la situazione era fuori dalla mia portata in molti sensi. La pressione su entrambi era travolgente in certi momenti. Lei avrebbe avuto bisogno di un partner migliore e con più esperienza di me… Mi piace pensare che, ora che sono più vecchio e brutto, riuscirei a dare il meglio di me.

Fonte: Vanity Fair