Vanity Fair ha pubblicato un lungo servizio su Il signore degli anelli: Gli anelli del potere, la serie Amazon che adatterà le Appendici de Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien in un’epica storia ambientata nella Seconda Era della Terra di Mezzo. Vediamo intanto le immagini, poi qualche dettaglio nuovo sulla serie…
At its core, #TheRingsOfPower takes its biggest cue from the heart of Tolkien’s books. “It’s about friendship,” says McKay. “It’s about brotherhood and underdogs overcoming great darkness.”
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— VANITY FAIR (@VanityFair) February 10, 2022
What of Sauron? Or Isildur, the warrior who cuts the One Ring off the villain’s hand? “The speculation is welcome,” says Jennifer Salke, head of Amazon Studios. But the secrecy that has blanketed this series is finally lifting. https://t.co/Tabxf9CzoL
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#TheRingsOfPower, set within Tolkien’s Second Age, will juggle 22 stars and multiple storylines—from deep within the dwarf mines to the elven kingdom of Lindon. Here, the adventures of the fellowship are still some 2,000 years in the future.
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Despite being set thousands of years before the stories we know, familiar immortals do turn up as their younger selves: Morfydd Clarke as the elven queen Galadriel, now a hardscrabble warrior leading the Northern Armies.
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Robert Aramayo plays Elrond, the elven statesman who is just beginning to build his reputation—starting with mending the relationship between his people and the dwarves of Khazad-dûm.
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In a bold move, #TheRingsOfPower condenses Tolkien’s Middle-earth timeline and adds entirely new characters. Sophia Nomvete’s dwarven princess, Disa, and Ismael Cruz Córdova’s Silvan elf, Arondir, broaden the notion of who lives in Middle-earth.
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Secondo quanto emerso dall’articolo, la serie avrà 22 personaggi principali e molteplici linee narrative, “dal profondo delle miniere di nani delle Montagne Nebbiose all’alta politica del regno elfico di Lindon e alla potente isola degli umani, simile ad Atlantide, Númenor”. Al centro di tutto, ovviamente, la forgiatura degli Anelli del potere, compreso l’Unico Anello con cui Sauron li dominerà tutti.
Al tempo della storia, nella cronologia tolkieniana, il “boss” di Sauron, Morgoth, è stato sconfitto, e Sauron si è dato alla macchia. Galadriel, che nella serie avrà il volto di Morfydd Clark, percepisce che qualcosa non va. All’inizio della serie sta dando la caccia agli ultimi sgherri di Morgoth, dopo una guerra che le ha strappato il fratello. Nel secondo episodio, diretto, come il primo, da J.A. Bayona, Galadriel si trova su una zattera in mezzo a un mare in tempesta, in compagnia di un mortale, Halbrand (Charlie Vickers), un personaggio originale che sta scappando dal suo passato.
Tra gli altri personaggi storici della saga vedremo Elrond, interpretato da Robert Aramayo, e persino Isildur (Maxim Baldry), l’uomo che un giorno taglierà il dito a Sauron strappandogli l’Unico Anello. E sì, la timeline verrà compressa per permettere agli showrunner, Patrick McKay e JD Payne, di raccontare una saga coerente senza dover rinunciare ogni tot ai personaggi mortali per il troppo tempo passato negli scritti originali. Vedremo inoltre il fabbro elfico Celebrimbor (Charles Edwards), che forgerà gli Anelli.
Tra i personaggi originali vedremo Arondir, un elfo silvano interpretato da Ismael Cruz Córdova, primo attore nero a interpretare un elfo sullo schermo in un progetto tratto da Tolkien. Nazanin Boniadi sarà invece Bronwyn, una guaritrice umana impegnata in una relazione proibita con Arondir. Boniadi è di origine iraniana, mentre Sophia Nomvete, che interpreta la principessa nana Disa, sarà la prima donna nera, e la prima donna nana, a interpretare un nano nel mondo di Tolkien. Un cast variegato e inclusivo che, come sempre, non mancherà di scatenare l’ira dei puristi.
Non ci saranno invece gli hobbit, in quanto nella Seconda Era erano ancora serenamente isolati nella loro Contea. Ma vedremo gli harfoot, antenati degli hobbit. Due in particolare, interpretati da Megan Richards e Markella Kavenagh.
La serie promette anche di mostrarci il regno nanico di Khazad-dûm in tutto il suo splendore, prima che venisse distrutto, ed “esplorerà quel regno quando era ancora pieno di luce, cibo e musica”.
Scordatevi, però, “livelli westerosi di violenza”. McKay spiega che l’obbiettivo era “fare uno show per tutti, per i bambini che hanno 11, 12 e 13 anni, anche se a volte potrebbero dover tirare la coperta sugli occhi se è un po’ troppo spaventoso”.
A quanto afferma Vanity Fair, Amazon ha vinto all’asta i diritti per le Appendici di Tolkien per 200 milioni di dollari. Jeff Bezos, super-fan dei romanzi (Vanity Fair parla di “un’ossessione personale del fondatore di Amazon”), non ha badato a spese. Si parla di un budget, non confermato, di 462 milioni di dollari solo per la prima stagione. Questo al netto delle spese per il marketing, che dovrebbero portare il budget oltre il miliardo di dollari. Per questo, Il signore degli anelli: Gli anelli del potere si preannuncia come la più costosa serie TV mai realizzata. Vedremo se ne sarà valsa la pena.
QUI i character poster della serie, QUI il teaser. Il primo trailer arriverà durante il Super Bowl.