La Zaentz Co. ha assunto la ACF Investment Bank per gestire il processo di vendita, che si sta svolgendo questa settimana, dei diritti de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit.
Stiamo parlando dei diritti cinematografici, videoludici, per il merchandise, gli eventi dal vivo e i parchi a tema comprati nel 1976 da Saul Zaentz, un imprenditore musicale e cinematografico morto nel 2017.
Sono inclusi anche i diritti di corrispondenza limitati nel caso in cui l’estate di Tolkien decida di fare dei film o altri contenuti basati su Il Silmarillion e i Racconti incompiuti, pubblicati dopo la morte dell’autore.
Sulla base di recenti valutazioni si ipotizza che le proprietà di Tolkien valgano almeno $2 miliardi.
Naturalmente Amazon è in cima alla lista dei candidati.
La Warner Bros. mantiene ancora alcuni diritti per lo sviluppo dei film de Il Signore degli Anelli tramite la sua sussidiaria, la New Line Cinema.
L’anno scorso WB ha annunciato il lungometraggio animato The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim. Diretto da Kenji Kamiyama (Blade Runner: Black Lotus, la serie Ghost in the Shell: Stand Alone Complex) il film è prodotto da New Line e da Warner Bros. Animation.
Da quanto è emerso, l’anno scorso i diritti principali dei film live-action sono tornati alla Zaentz Co. in parte perché la Warner Bros. non ha sviluppato attivamente dei nuovi progetti e dei contenuti correlati.
Ricordiamo inoltre che la Zaentz Co. ha fatto causa alla Warner Bros. e alla New Line per la sua quota di profitti per la trilogia di Jackson. L’estate di Tolkien e la casa editrice HarperCollins hanno citato più volte la Warner Bros. per i profitti dei film de Il Signore degli Anelli e dei tre film su Lo Hobbit.
Tutto questo ha spinto la Zaentz Co. alla vendita.
Ma se i diritti sono di proprietà di Zaentz, come è riuscita Amazon a produrre Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere?
Quando negli anni settanta hanno stretto l’accordo con Zaentz, non hanno paventato i diritti per la produzione di una serie televisiva che avesse più di otto episodi.
Questa scappatoia ha permesso ad Amazon Studios di concludere un accordo direttamente con l’estate di Tolkien nel 2017.
Fonte Variety