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The Book of Boba Fett: la recensione del quarto episodio

Pubblicato il 19 gennaio 2022 di Marco Triolo

Arrivati al quarto episodio di The Book of Boba Fett, siamo a quella che appare come la fine vera dei flashback. Il percorso nel passato di Boba è compiuto: l’ex mercenario incontra Fennec Shand e ci viene mostrato come l’alleanza tra i due sia nata.

Ancora una volta, dopo l’inversione di tendenza dello scorso episodio, in The Gathering Storm (titolo che prelude all’arrivo della tempesta), diretto da Kevin Tancharoen e scritto sempre da Jon Favreau, è nuovamente il passato a dominare, mentre nel presente Boba e Fennec si muovo per cercare ulteriori alleati nella battaglia contro i Pike per il controllo di Mos Espa e, sul lungo termine, di Tatooine.

Nel passato, invece, come detto assistiamo al primo incontro tra Boba e Fennec e quindi, per la prima volta, la timeline di The Book of Boba Fett si accavalla con quella di The Mandalorian. I due dovranno dunque compiere una missione insieme, e questo li porterà a un luogo che tutti i fan di Star Wars e gli spettatori di questa serie conoscono bene: il palazzo di Jabba the Hutt, controllato ovviamente da Bib Fortuna prima che la sua fortuna finisse per mano dello stesso Boba.

Una missione che serve a mostrarci come tra i due protagonisti nasca un reciproco rispetto e come un accordo puramente economico si trasformi in un’alleanza duratura. C’è tempo poi per qualche vendetta e per una morte inaspettata e gustosa.

Nel presente, finalmente vediamo la scena dei trailer, la riunione tra le famiglie malavitose di Tatooine nel palazzo di Boba Fett, ma gli esiti sono inaspettati. Così come è inaspettato il colpo di scena che il finale dell’episodio suggerisce e che contribuirebbe sicuramente a stampare dei grandi sorrisi sui fan ancora poco convinti da questa serie.

Mancano ora tre episodi alla conclusione di questa (prima?) stagione di The Book of Boba Fett. Purtroppo c’è da constatare come anche questo episodio non sia che una tappa verso il finale: di cose ne succedono, ma manca lo spirito pulp che aiutava a sollevare le prime due puntate, e soprattutto manca il ritmo. Stavolta sembra davvero di trovarsi di fronte al fratellino meno interessante di The Mandalorian e, dopo quattro episodi, è ancora molto difficile percepire la minaccia che i Pike rappresentano.

Questo, dicevamo sin dall’inizio, rischiava di essere un po’ il vero problema di The Book of Boba Fett: un intreccio crime poco interessante se paragonato ai flashback, nei quali c’era per lo meno la curiosità di scoprire cosa fosse successo al mercenario. Forse il guaio della serie è di aver regalato da subito, e con troppa facilità, il controllo del feudo di Jabba a Boba Fett: gli è bastato freddare Bib Fortuna. Sarebbe stato molto più interessante esplorare la presa del potere, e solo in un secondo tempo mostrarne il consolidamento.

Restiamo almeno fiduciosi che nei tre restanti episodi ci si diverta molto di più, se quella cosa che il finale del terzo episodio sembra suggerire si avvererà.