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Robert De Niro elogia È stata la mano di Dio: “Mille Grazie, Paolo!”

Pubblicato il 31 gennaio 2022 di Marco Triolo

Robert De Niro è rimasto talmente colpito da È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, da aver deciso di comunicarlo per mezzo di un editoriale sul prestigioso sito Deadline. L’attore ha paragonato la Napoli di Sorrentino alla New York di Martin Scorsese e Woody Allen, scrivendo: “In molti sensi, Napoli mi ricorda la New York italo-americana che amo”.

De Niro ha definito il film “una ricca storia di formazione” “intensamente personale”, in cui il co-protagonista non è tanto “il meraviglioso cast” quanto proprio Napoli:

Avverti l’amore di Sorrentino per Napoli nel bellissimo incipit con l’avvicinamento aereo alla città attraverso il Golfo di Napoli. E lo vedi nell’affetto per una varietà di personaggi: bizzarri, spesso molto buffi, bigger than life, appassionati (e con questo intendo rumorosi), pieni di gioia e speranza. Sono stato poche volte a Napoli, ma per me questo film è distintamente napoletano quanto molti dei film di Marty Scorsese (Wolf of Wall Street, Al di là della vita, Mean Streets, Taxi Driver, ecc.) e molti dei film di Woody Allen (Io e Annie, Broadway Danny Rose, Manhattan, ecc.) sono essenzialmente newyorkesi.

Un film incentrato su una tragedia che riesce a essere comunque divertente

Continua De Niro:

Nonostante la tragedia che è letteralmente al centro del film, È stata la mano di Dio straripa di divertimento. Scene come il lungo pranzo all’aperto della famiglia e la successiva gita in barca sono incantevoli e divertenti. E nonostante la storia centrale di Fabietto, strappato dalla sua precaria giovinezza e trascinato in un’età adulta prematura e indesiderata, le storie collaterali sono inestimabili. Per esempio c’è Armando, il trafficante di sigarette / piccolo criminale / violento teppista / fedele amico e infine detenuto. Stravagante, sì, ma completamente credibile per me, per via delle mie esperienze a New York da ragazzo.

E poi c’è Capuano (il vero Antonio Capuano, famoso regista napoletano, divenne un mentore per il giovane Sorrentino). In una scena stupenda verso la fine di È stata la mano di Dio, Fabietto implora Capuano di dargli una direzione. Capuano alterna domande e rimproveri, le loro voci si innalzano, quasi musicalmente. Sembra la scena di un’opera.

De Niro conclude con un ringraziamento scritto in italiano: “Va bene. Mille Grazie, Paolo!”.

Il prossimo 8 febbraio verranno annunciate le nomination agli Oscar 2022, la cui serata di premiazione si terrà il 27 marzo. Vedremo se È stata la mano di Dio riuscirà a entrare nella cinquina dei candidati.