Cinema SerieTV Attualità netflix

Netflix: Continua la caduta libera delle azioni

Pubblicato il 25 gennaio 2022 di Marlen Vazzoler

Lunedì le azioni di Netflix sono scese di $10,35 (-2,6%), a $387,15, continuando la discesa a caduta libera iniziata la scorsa settimana quando la piattaforma ha rivelato di aver chiuso il 2021 con un numero leggermente inferiore di abbonati e dopo aver condiviso delle basse previsioni per il primo trimestre del 2022.

Alle 11:50 circa ET, le azioni di Netflix sono state scambiate a $353,31 per azione, a mezzogiorno sono crollate a $351,47 mentre il NASDAQ è sceso del 5%, per poi recuperare bruscamente a fine giornata. Venerdì le azioni avevano chiuse a $397,50 per azione.

Il 19 gennaio il giorno prima dell’annuncio la azioni di Netflix sono state scambiate a $508,16 alla chiusura del mercato.

Le previsioni mancate

Giovedì 20 gennaio, Netflix ha riportato i suoi guadagni del quarto trimestre del 2021: 8,28 milioni di abbonati durante il suo ultimo trimestre finanziario. Ancora una volta i mercati internazionali sono stati la forza trainante, con un totale di 221,8 milioni di abbonati nel mondo a fine 2021.

Netflix aveva previsto invece 8,5 milioni di abbonati mentre secondo FactSet gli analisti di Wall Street si aspettavano una crescita di 8,3 milioni.

La compagnia ha condiviso una stima alquanto bassa per il primo trimestre del 2022: 2,5 milioni di nuovi abbonati. Per il Q1, gli analisti di Wall Street avevano previsto 7,25 milioni di nuovi abbonati, secondo FactSet.

Durante la conference call con i giornalisti, il CFO di Netflix Spencer Neumann ha osservato:

“È difficile dire esattamente perché la nostra acquisizione non si è ripresa ai livelli pre-COVID. Si tratta probabilmente di un po’ di sovraccarico generale da COVID che sta ancora accadendo dopo 2 anni di pandemia globale da cui purtroppo non siamo ancora del tutto usciti, con qualche tensione macroeconomica in alcune parti del mondo come l’America Latina in particolare”.

Il deludente rapporto sui guadagni di Netflix è arrivato sulla scia dell’annuncio del 14 gennaio dell’aumento dei prezzi negli Stati Uniti e in Canada. Questa decisione porterà ad un aumento delle entrate ma probabilmente si tradurrà in un alzamento del tasso di cancellazione nella sua regione più matura e con una crescita più lenta.

Per gli abbonati americani, il piano standard a due stream HD sale di $1,50 (circa l’11%) da $13,99 a $15,49 al mese. Si tratta del terzo aumento di prezzo di Netflix in altrettanti anni.

Il crollo iniziale

La delusione per il rallentamento della crescita degli abbonati ha portato a una raffica di declassamenti da parte degli analisti a Wall Street. Gli osservatori del mercato hanno invece preso nota dell’intensificarsi della concorrenza da parte delle piattaforme rivali di streaming, come Disney+ e Prime Video.

Gli investitori sono stati probabilmente spaventati dal fatto che Netflix ha ammesso nella sua lettera trimestrale agli azionisti che l’intensificazione della concorrenza nella guerre dello streaming

“Potrebbe influenzare la nostra crescita marginale”.

Dopo l’annuncio di giovedì le azioni di Netflix sono cadute più del 20% dopo la chiusura dei mercati.

Fonti THR, Variety

Tag: