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Moon Knight: il trailer spiegato a mia nonna

Pubblicato il 18 gennaio 2022 di DocManhattan

Oscar Isaac è Steven Grant, anzi, no è Marc Spector. È un eroe notturno che sembra un Batman in bianco e a tema mummia, ma dorme incatenato al suo letto e non sa più cosa è reale e cosa non lo è. A chiunque sia completamente a digiuno delle storie Marvel su Moon Knight, il trailer della nuova serie dell’MCU – in uscita il 30 marzo e composta da 6 episodi – potrebbe sembrare un quadro piuttosto confuso. Ma in realtà ha tutto perfettamente senso. Quanto meno per noi. Per Steven/Marc molto meno, magari.

IL CAVALIERE DELLA LUNA

Facciamo un bel passo indietro. Moon Knight appare per la prima volta in uno degli albi horror Marvel degli anni 70, quello del lupo mannaro Jack Russell, noto da noi come Licantropus (e in originale come Werewolf by Night). Sul numero 32 di quella testata, nell’agosto del ’75, Doug Moench e Don Perlin presentano questo mercenario dal costume bianco, una sorta di Batman della luna (con tanto di autista tutto-fare che lo porta in giro in elicottero), “Frenchie”), ingaggiato da una cricca di villanzoni per dare la caccia a Licantropus. I due si azzuffano, ma poi, come accade SEMPRE, si alleano, perché Moon Knight comprende che Licantropus non è il mostro che sembra.

“UN NOME PIUTTOSTO STUPIDO”

In quella sua primissima apparizione, peraltro, Marc Spector ammette placidamente che il nome da battaglia di Moon Knight suona piuttosto stupido. Questo comprimario piace lì in redazione e riappare perciò in tutta una serie di altre storie, dove assume tratti più propriamente da eroe. Doug Moench e Bill Sienkiewicz, dopo aver realizzato vari racconti brevi di Moon Knight sulla rivista con storie per un pubblico maturo dedicata a Hulk, tornano a occuparsene in una serie regolare, lanciata nell’80 e durata 38 numeri.

Qui le origini di Moon Knight vengono rivisitate e approfondite, e si spiega che il mercenario Marc Spector è stato resuscitato da una divinità dell’antico Egitto. Durante una missione in Sudan, viene infatti lasciato a morire nel deserto, ma è riportato in vita da una statua di Khonshu, dio egizio della luna “e della vendetta”.

E questo spiega il museo egizio e il costume visto nel trailer, un azzeccato tiro all’incrocio tra quello dei fumetti e le bende di una mummia.

Nei fumetti, Marc non solo diventa il giustiziere mascherato Moon Knight, ma crea una serie di identità segrete, come quella del milionario Steven Grant (ecco l’altro nome. Nella serie, però, Steven, non sembra fare la bella vita), del tassista Jake Lockley e diverse altre. E se da principio possono sembrare solo travestimenti alla Batman di un tipo che ha pure un elicottero a forma di mezzaluna, in un secondo momento emerge una realtà diversa.

LE TANTE VOCI DI MARC

Marc Spector soffre infatti di disturbo dissociativo dell’identità, altrimenti noto come disturbo di personalità multipla, e i suoi vari alter-ego sono frutto di questo problema mentale. A un certo punto, nelle sue storie, diventa difficile distinguere – per lui e per chi lo circonda – cosa sia reale e cosa sia un prodotto della mente di Marc, e, in quest’ultimo caso, quanto sia stato provocato da un legame psichico con Khonshu e quanto invece Marc Spector si porti dietro sin dall’infanzia. Facile immaginare, dal trailer, che sarà proprio questo collegamento mentale problematico con Khonshu, e tutto quello che ne deriva, al centro della serie con Oscar Isaac.

“FACCIA L’ACCENTO INGLESE”

Oltre ai problemi con la realtà, e la propria identità, del protagonista, questo primo trailer di Moon Knight mostra anche l’ambientazione londinese. E l’accento british di Oscar Isaac ha già fatto impazzire Internet. Ma presenta anche il personaggio interpretato da Ethan Hawke, il leader di una setta, chiamato Arthur Harrow. Un personaggio che per Hawke è ispirato al predicatore David Koresh, quello dei davidiani e del tragico assedio a Waco, ma che arriva anche lui dai fumetti. Più o meno. Nella seconda serie (una mini da 6 numeri) di Moon Knight, nell’85, Spector affrontava un Arthur Harrow, che però lì era uno scienziato pazzo, un medico candidato al nobel per la medicina… ma grazie ai risultati ottenuti con degli esperimenti su cavie umane.

Sì, per ora è solo un trailer, ma, a cominciare da un protagonista in gamba e da una trama interessante, Moon Knight sembra una serie da tenere d’occhio. Ah, sì, tocca dirlo: sono quasi trent’anni che sogno un crossover intitolato Sailor Moon Knight.

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