Netflix ha trovato la protagonista di Tutta la luce che non vediamo (All the Light We Cannot See), miniserie in quattro parti tratta dal romanzo premio Pulitzer di Anthony Doerr e incentrata sulle vicende di due ragazzi durante la Seconda Guerra Mondiale. Sarà Aria Mia Loberti, esordiente scoperta dopo una ricerca a livello globale.
Loberti sarà Marie-Laure, adolescente parigina che diventa cieca a causa di una malattia degenerativa. Il suo percorso incontrerà quello di Werner, un giovane soldato tedesco con un talento naturale per la riparazione delle radio. Insieme, i due cercheranno di sopravvivere alla devastazione della guerra nella Francia occupata dai nazisti.
La produzione era in cerca di un’attrice cieca o ipovedente, e Loberti, pur non avendo studiato recitazione, ha battuto migliaia di candidate ottenendo il ruolo.
After a worldwide search of blind and low vision actresses, Aria Mia Loberti — who is blind — will make her acting debut as Marie-Laure, the star of All The Light We Cannot See, an epic four-part limited series that will be released with audio descriptions. pic.twitter.com/cICu0tWPbv
— Netflix (@netflix) December 9, 2021
Shawn Levy, regista di Free Guy e produttore esecutivo di Stranger Things, dirigerà tutti gli episodi di Tutta la luce che non vediamo, scritti dal creatore di Peaky Blinders Steven Knight. Levy, Dan Levine e Josh Barry di 21 Laps Entertainment saranno produttori esecutivi insieme a Knight.
Shawn Levy ha dichiarato:
Trovare un’attrice che interpretasse l’iconica Marie-Laure – una giovane donna cieca la cui forza più grande è la tenacia della sua speranza e il potere della sua voce attraverso le onde radio durante la guerra – non era una sfida da poco. Abbiamo cercato in tutto il mondo e guardato migliaia di audizioni. Non abbiamo mai pensato che il nostro percorso ci avrebbe portati a qualcuno che non solo non aveva mai recitato, ma non aveva mai fatto provini prima. È stato un momento da mascella a terra quando abbiamo visto per la prima volta Aria Mia Loberti, che è sia una performer naturale che una sostenitrice della parità e della rappresentazione per i disabili. Non vedo l’ora di raccontare questa bellissima storia con lei al centro.
Fonte: Deadline