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Hawkeye – La recensione del quarto episodio

Pubblicato il 08 dicembre 2021 di Lorenzo Pedrazzi

Il quarto episodio di Hawkeye ribalta la struttura della puntata precedente, centrando ancora una volta – lo so, è un gioco di parole fin troppo facile – il giusto equilibrio di toni e registri. Tutto questo mentre s’immerge ancora più a fondo nelle dinamiche del buddy cop, alle quali resta molto fedele.

Ugly Christmas sweaters

Se giochi a fare la supereroina e collabori con un Avenger, non ci vuole molto perché tua madre lo scopra: è quello che accade a Kate (Hailee Steinfeld) nelle prime battute dell’episodio, quando Jack (Tony Dalton) ed Eleanor (Vera Farmiga) sorprendono Clint (Jeremy Renner) in casa loro. Pur senza perdere il suo aplomb, Eleanor insiste perché questa collaborazione s’interrompa subito, e d’altra parte lo stesso Clint non vede Kate come una “socia”.

Il problema, comunque, è l’orologio rubato dalla sede degli Avengers, che contiene informazioni delicate. Grazie a sua moglie Laura (Linda Cardellini), Clint scopre che la Sloan ricicla denaro per la Tracksuit Mafia, e che il suo amministratore delegato è proprio Jack. Lui e Kate devono recuperare sia l’orologio sia le frecce speciali, ma non prima di aver trascorso una serata a base di film e brutti maglioni natalizi.

Vendicatori (dis)uniti

Si parlava di struttura ribaltata, e in effetti Siamo partner, no? è speculare rispetto a Eco: gran parte dell’episodio ha valore introspettivo, utile per la costruzione dei personaggi e dei loro rapporti, mentre la coda è dedicata all’azione. La puntata precedente era l’opposto, se ricordate bene. Le sceneggiatrici Heather Quinn ed Erin Cancino entrano in punta di piedi nell’intimità di Clint, mostrando la sua nostalgia di casa senza melodrammi o eccessi ricattatori, ma lasciando parlare i suoi silenzi. È Kate a offrirgli un surrogato di famiglia, e la loro piccola festa natalizia ha qualcosa di tenero: i due arcieri e Pizza Dog sono un nucleo improvvisato, forse scalcinato, ma sincero e caloroso.

Uno dei pregi di Hawkeye è proprio la sua capacità di mostrarci una situazione inedita nel Marvel Cinematic Universe. I nostri eroi sono isolati da tutti, privi di supporto e di superpoteri. Possono solo affidarsi alle proprie qualità umane, compresa la loro unione. È anche per questo che il finale risulta particolarmente doloroso, ma coerente con le dinamiche del buddy cop: il mentore e la sua allieva vivono una crisi, durante la quale il primo respinge la seconda, negando il loro legame. Una situazione classica, necessaria per tornare insieme più forti che mai. La serie in tal senso non cerca soluzioni innovative, ma preferisce affidarsi a una tradizione che il pubblico già conosce. Funziona, anche se risulta prevedibile.

Royal rumble

Il punto di forza è ancora l’ottimo bilanciamento dei toni, come si diceva all’inizio. I confronti tra Clint e Kate valorizzano il lato introspettivo (la nostalgia di casa, il lutto per la morte di Natasha), ma c’è spazio anche per l’umorismo, tra dialoghi su assurde “frecce-boomerang” e il ritorno dei LARP: come nel secondo episodio, anche qui la sceneggiatura gioca con il contrasto fra la pericolosità della missione, la serietà di Clint e l’entusiasmo di questi cosplayer, che finiranno per confezionare i costumi dei nostri arcieri. Così, Hawkeye dà luogo a un simpatico paradosso: veri supereroi che indossano uniformi create dai loro imitatori. Ha molto senso, per due personaggi che operano al livello della strada e devono arrangiarsi con quello che trovano.

L’episodio culmina poi nella scena d’azione finale, un combattimento a quattro che coinvolge Maya Lopez (Alaqua Cox) e Yelena Belova (Florence Pugh), la cui presenza non è certo una sorpresa. Le registe Bert & Bertie gestiscono bene la complessità “corale” di questo scontro, che diventa quasi una royal rumble tra assassini. L’importanza della scena, però, va oltre la sua mera spettacolarità, e svolge una funzione drammaturgica: dimostra infatti che i giochi sono diventati ancora più pericolosi. Ora Clint non può permettersi di coinvolgere Kate, e la respinge in modo brusco. Un brutto colpo per la verve giovanile della ragazza, la cui caratterizzazione è ormai solida e adorabile. Sappiamo tutti che si riconcilieranno, ma incidenti e incomprensioni sono il sale di ogni buddy cop. Giustamente Hawkeye non fa differenza.

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