Cinema

The Tragedy of Macbeth: Joel Coen parla dello streaming e della sua importanza

Pubblicato il 04 ottobre 2021 di Marlen Vazzoler

Lo scorso settimana al New York Film Festival si è tenuta l’anteprima di The Tragedy of Macbeth, il film diretto da Joel Coen, interpretato da Frances McDormand e Denzel Washington.

Il film ha ottenuto un giudizio per il 97% positivo su Rotten Tomatoes, grazie a quasi una quarantina di recensioni.

La pellicola in bianco e nero verrà distribuita nelle sale americane da A24, dal 24 dicembre e sarà disponibile in streaming dal 14 gennaio su Apple TV+.

Il supporto del mercato secondario

Nel corso dell’incontro con la stampa, è stato chiesto a Joel Coen cosa pensa del fatto che il suo film verrà visto dagli spettatori nelle loro case, su uno schermo più piccolo:

“Come regista vuoi che il tuo pubblico veda il tuo film sul migliore e più grande schermo possibile. Il peggior incubo di un regista è che qualcuno guardi il tuo film su un aereo.

Quando sono entrato per la prima volta nel mondo del cinema – sono passati quasi 40 anni – la ragione per cui sono stato in grado di fare film con Ethan [Coen], la ragione per cui siamo stati in grado di avere una carriera è perché gli studios a quel punto avevano un mercato secondario che faceva da supporto ai film più rischiosi, che erano le cassette VHS o tutti questi mercati home video, che è essenzialmente la televisione.”

L’importanza dello streaming

L’ultimo film dei fratelli Coen, La ballata di Buster Scruggs, è stato distribuito da Netflix nel 2018. Non sorprende quindi che consideri anche piattaforme uno dei mercati per certi versi responsabili della sua carriera:

“Dato che questi mercati sono in un certo senso responsabili della mia carriera, non ho intenzione di attaccarli ora perché hanno avuto molto successo e stanno superando il mercato [cinematografico]. È la ragione per cui sono in grado di fare queste cose”.

Ha poi concluso:

“Ho sentimenti contrastanti a proposito dello [streaming], ovviamente. Vuoi che la gente lo veda su un grande schermo. Ma il rovescio della medaglia è che fa parte della storia dei nostri film fin dall’inizio. Questa è la migliore risposta che posso darvi.”

Fonte Indiewire