E’ arrivato oggi su Amazon Prime Video il nuovo Cenerentola, film della regista Kay Cannon (Giù le Mani dalle Nostre Figlie) che riporta in scena l’amatissima fiaba omonima resa celebre dai fratelli Grimm. Uno degli argomenti più discussi della nuova trasposizione cinematografica di Cenerentola è la figura genderless della Fata Madrina, iconico aiutante magico che abbiamo visto al cinema e in tv in svariate versioni differenti: ecco quelle più celebri o interessanti che abbiamo visto dal 1950 ad oggi!
La più famosa versione della Fata Madrina di Cenerentola è sicuramente quella divenuta iconica grazie al film animato Disney uscito nei cinema nel 1950 (!), pur se non la prima ad apparire al cinema.
Con il suo mantello azzurro, il suo vistoso fiocco e la frase “Bibbidi-bobbidi-boo” (figlia di una canzone ideata specificatamente per il film) la “Fata Smemorina” è diventata l’immagine più familiare e riconoscibile della Fata Fadrina di Cenerentola e, insieme alla Fata Turchina di Pinocchio, delle fate in generale; l’abbiamo rivista anche nei sequel del film (usciti solo in direct-to-video), in alcune serie tv (come House of Mouse) ed anche in alcuni videogiochi (come la saga di Kingdom Hearts).
Nel film per la tv Cenerentola del 1997, che inserisce personaggi di diverse etnie in veste di protagonisti rispetto al film Disney, troviamo la Fata Madrina interpretata dalla cantante Whitney Houston. La Houston, pur circondata da effetti speciali che già al tempo rischiavano di risultare molto datati, fu assolutamente convincente nel ruolo, che le valse il plauso di pubblico e critica; il film al tempo si aggiudicò vari premi, fra cui anche un Emmy.
Nel film La Leggenda di un Amore – Cinderella del 1998 la fiaba di Cenerentola viene riletta in un contesto realistico, ambientato nella Francia di inizio 1500.
La protagonista Danielle (interpretata da Drew Barrimore) in un mondo senza magia non può contare sull’aiuto di una Fata Madrina, ma in suo soccorso arriva a farne le veci… Leonardo da Vinci (Patrick Godfrey). Il Maestro in persona la libera dalla prigionia cui l’aveva costretta la matrigna per impedirle di recarsi al ballo di corte, e la convince che il potere dell’amore può vincere anche le differenze sociali.
Interessantissima la scelta di Helena Bonham Carter, celebre per i suoi personaggi villain e/o controversi, per il volto della Fata Madrina in Cenerentola del 2015 di Disney. Il film è una trasposizione live-action del film animato del 1950 (antesignano del filone di live-action Disney che hanno preso piede negli ultimi anni), con Lily James nei panni di “Ella” e Richard Madden in quelle del principe.
La Fata Madrina che vediamo nel film è pasticciona, un po’ folle e sopra le righe: Helena Bonham Carter dipinge un personaggio completamente diverso da quello visto in passato in innumerevoli prodotti simili, riuscendo a rimanere ancorata alla tradizione ma sconvolgendone (positivamente) l’intera costruzione.
Anche Hilary Duff (alias Lizzie McGuire) si è “cimentata” nel ruolo di Cenerentola: il film A Cinderella Story del 2004 riprende l’idea di raccontare la fiaba in versione realistica, ambientandola stavolta però ai giorni nostri. Il ballo di corte diventa quindi il ballo della scuola, il “principe” e la “principessa” si innamorano via email, anziché una scarpetta nella fuga a mezzanotte (per coprire un turno nel ristorante della matrigna) la protagonista Sam perde il cellulare, e il ruolo della “Fata Madrina” è invece rivestito da Rhonda, una cameriera amica di Sam e che la considera praticamente una figlia.
Rhonda è interpretata da Regina King, che ha un ruolo molto più esteso di quello della classica Fata Madrina negli altri prodotti incentrati su Cenerentola, ma che ne ricalca egregiamente la funzione, con tanto di splendido vestito donato alla sua protetta.
Sfidando apertamente gli stereotipi (anzi, giocando con essi e addirittura abbracciandoli) e innescando le solite sterili critiche, Billy Porter porta in scena una Fata Madrina genderless in Cenerentola, film appena arrivato su Amazon Prime Video con Camila Cabello nel ruolo della protagonista. La sua “Favolosa Madrina”, fieramente non appartenente ad alcuna fissa definizione di genere, non è sicuramente tradizionale ma colpisce assolutamente nel segno, con la sua esuberanza, un piglio (anche artistico) alla Miranda de Il Diavolo Veste Prada e un’umorismo un po’ sassy. Dall’aspetto all’atteggiamento, Billy Porter che interpreta Billy Porter.