Se avete già visto su Netflix Beckett, il film diretto da Ferdinando Cito Filomarino, probabilmente avrete notato l’assenza, per tutto il film, dei sottotitoli nelle scene in cui viene parlato in greco.
Non si tratta di un errore da parte della piattaforma, ma semplicemente di una scelta del regista. In un’intervista con ComingSoon.net il filmaker spiega che in questo modo gli spettatori possono meglio relazionarsi con Beckett: un uomo che si trova in un paese sconosciuto di cui non conosce la lingua:
“Assolutamente [è stata una decisione creativa quella di non avere dei sottotitoli].
La premessa era di avere una relazionabilità con questo personaggio, qualcuno con cui ci si potesse quasi confrontare, cosa farei io in quella situazione, al contrario del tono sovrumano e leggermente elevato di altri film di questo genere. Mi piaceva l’idea di viverlo insieme a lui e questo comportava sia la scoperta di elementi della trama di quello che gli sta succedendo insieme a lui, sia il non essere in grado di decifrare quello che la gente gli dice in greco semplicemente perché lui non parla il greco. E questo ha sicuramente influenzato l’esperienza soggettiva.
Quindi, no, non è un errore, ma una scelta creativa volta a immergere lo spettatore”.
La sinossi:
Il turista americano Beckett (John David Washington) è in vacanza in Grecia quando si ritrova al centro di una caccia all’uomo in seguito a un incidente devastante. Costretto alla fuga per salvarsi la vita, cerca disperatamente di raggiungere l’ambasciata americana dall’altra parte del paese per scagionarsi. Mentre le autorità lo incalzano, la tensione cresce, la situazione politica diventa più instabile e la trama del pericoloso complotto in cui è intrappolato si fa sempre più fitta…
Oltre a John David Washington (Beckett), troviamo Boyd Holbrook (Tynan), Vicky Krieps (Lena), Panos Koronis (Officer Xenakis), e Alicia Vikander (April).
Prodotto da Luca Guadagnino, Marco Morabito, Francesco Melzi d’Eril, Gabriele Moratti, i produttori esecutivi sono: Lisa Muskat, Rodrigo Teixeira, Alan Terpins. Antonio Miyakawa, Federico Marchetti, Daniele Sirtori, Alessandro Melzi d’Eril, Marco Colombo, Giovanni Corrado.
Il direttore della fotografia è Sayombhu Mukdeeprom, le musiche sono di Ryuichi Sakamoto, al montaggio Walter Fasano, le scenografie sono di Elliott Hostetter. I costumi sono di Giulia Piersanti.
Fonte ComingSoon.net