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The Falcon and The Winter Soldier: Le Citazioni e i Riferimenti nell’ultimo episodio

Pubblicato il 24 aprile 2021 di Andrea Suatoni

The Falcon and the Winter Soldier ci lascia con un ultimo episodio davvero denso di tematiche forti, al tempo stesso epico e commovente: Sam ha abbracciato l’eredità di Captain America, Bucky ha fatto i conti con i propri demoni, Sharon ha calato la maschera e ci ha svelato di essere il Power Broker, John Walker ha dimostrato da che parte punta davvero il suo cuore ed anche per Isaiah Bradley è arrivato un “lieto fine”.
Eccoci quindi con l’ultimo appuntamento con l’analisi delle easter egg di The Falcon and the Winter Soldier!

ALL-NEW CAPTAIN AMERICA

Come prevedibile, la valigetta wakandiana che Bucky dona a Sam conteneva un costume da Captain America per l’ex Falcon (le cui ali e i gadget tecnologici del “vecchio costume” vengono comunque mantenuti). Non si tratta del tutto di un design pensato dai Marvel Studios: il costume si rifà principalmente al ciclo di storie scritto di Rick Remender a partire dal 2014, dove similmente al Marvel Cinematic Universe un vecchio Steve Rogers (invecchiato a causa della fine dell’effetto del siero del super-soldato sul suo corpo) cede a Sam la sua eredità.
La testata con protagonista Sam in veste di Cap si intitolava All-New Captain America, con il nuovo costume disegnato da Stuart Immonen.

LA FRASE DI LINCOLN

La pietà porta frutti più ricchi della mera giustizia.

E’ John Walker a recitare questa frase (una delle sue più celebri citazioni) di Abraham Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America, di fronte ai membri dei Flag Smashers arrestati dalla polizia.

POWER BROKER

Abbiamo infine scoperto che Sharon Carter era in realtà il Power Broker. Non proprio una easter egg, ma in riferimento a alcune vecchie storyline viste nelle serie Marvel/Netflix la rivelazione potrebbe assumere una particolare rilevanza: nella serie Jessica Jones, i poteri della protagonista sono un “regalo” del dottor Malus, che fa capo al Power Broker canonicamente fumettistico. In questo senso, la continuity fra i due universi, che rischiava definitivamente di rompersi, è stata rispettata: c’è forse qualcosa di vero nei rumor che vorrebbero il Daredevil di Charlie Cox fare capolino nel prossimo film di Spider-Man?

U.S.AGENT

Eravamo pronti ad un destino oscuro per John Walker, ma l’ex Captain America ha rivelato di essere nel profondo davvero un eroe. Nella speranza che i piani di Valentina Allegra de Fontaine non siano malvagi, Walker abbraccia un costume più dark e diventa, come nei fumetti, il supereroe U.S.Agent. Dove e quando lo rivedremo? E soprattutto, su quale fronte?

LA LOTTA PER I DIRITTI DELLA COMUNITA’ NERA

Isaiah Bradley paragona Sam alle più grandi personalità delle comunità africana e afroamericana che in passato si sono battute per il riconoscimento dei diritti dei neri, come Malcolm X, Martin Luther King e Nelson Mandela.
Può sembrare a qualcuno un paragone azzardato, ma in realtà il messaggio del nuovo Captain America è stato talmente potente da travalicare i confini della serie, diventando reale: Sam dice che è certo che in quanto uomo di colore “Anche in questo momento, qualcuno mi sta giudicando perché indosso questo costume“, rivolgendosi quindi anche allo spettatore razzista di fronte allo schermo.
Se, come la Marvel ci ha insegnato, “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, i Marvel Studios e Disney hanno dimostrato ampiamente con The Falcon and the Winter Soldier di poter usare il loro immenso potere mediatico a fin di bene, compiendo una scelta coraggiosa e infinitamente significativa.

ISAIAH BRADLEY

Dedicato ad Isaiah Bradley è forse il momento più commovente dell’episodio: burbero e diffidente fin dal suo esordio nello show, l’uomo si scioglie in un abbraccio a Sam nel momento in cui vede riconosciuti il suo eroismo e la sua storia nell’ala dello Smithsonian dedicata a Captain America.
E’ possibile leggere una parte del testo presente al museo, di cui riportiamo di seguito la traduzione:

Isaiah Bradley è un eroe americano il cui nome è rimasto sconosciuto per troppo tempo. Isaiah era uno di una dozzina di Super Soldati afroamericani che furono reclutati contro la loro volontà e senza il loro consenso per la partecipazione alla sperimentazione umana al fine di replicare il Siero del Super Soldato. La maggior parte di loro non è sopravvissuta. I pochi che hanno superato i test sono stati inviati in missioni segrete durante la Guerra di Corea. Nel corso del conflitto, contro ogni pronostico, Isaiah Bradley ha salvato i suoi commilitoni e altri 28 prigionieri di guerra da dietro le linee nemiche.

Timorosi delle ripercussioni sull’esistenza di un Super Soldato nero, alcuni esponendo del Governo hanno cercato di cancellare Isaiah dalla storia. La sua famiglia ha ricevuto un falso certificato di morte, e per decenni la verità del suo implacabile coraggio è stata sepolta.

FUTURI EROI IN ARRIVO

Il potentissimo discorso di Sam probabilmente avrà anche il potere di ispirare futuri eroi a diventare tali. Fra gli altri, segnaliamo di nuovo Joaquin Torres, destinato a raccogliere l’eredità di Falcon (ricordiamo che Sam ha lasciato a lui la sua vecchia attrezzatura) e soprattutto Eliah Bradley, nipote di Isaiah, che nei fumetti ottiene i poteri del nonno grazie ad una trasfusione di sangue diventando Patriot, leader degli Young Avengers.

ZEMO

Anche Zemo, presente nell’episodio solamente per un cameo, ottiene la sua personale vittoria: il suo maggiordomo Oeznik si occupa infatti di eliminare gli ultimi supersoldati dei Flag Smasher, facendo esplodere il furgone che li stava accompagnando in prigione. Fortunatamente Zemo, riconosciuto il valore di Bucky (come visto nello scorso episodio), decide di “risparmiarlo”, non organizzando verso di lui alcuna ritorsione. Da notare che Zemo stesso aveva riconosciuto il valore di Steve Rogers, affermando che nessun altro sarebbe stato come lui in grado di non lasciarsi corrompere dal siero; tutti gli altri dovevano morire compreso lo stesso Bucky: evidentemente, Zemo ha cambiato idea, e riconosce in Bucky lo stesso spirito di Steve, nonché la capacità di essere un vero eroe “nonostante” il siero che scorre nel suo sangue.

CAPTAIN AMERICA AND THE WINTER SOLDIER

L’ultimo fotogramma della serie ci mostra il nuovo titolo della serie che forse vedremo in una seconda stagione? E’ ancora presto per dirlo, ma in effetti molta carne è ancora sul fuoco, soprattutto in relazione agli obiettivi di Sharon Carter. In ogni caso, Marvel e Disney vogliono mostrarci per l’ultima che il cambiamento è avvenuto, è totale e irreversibile. Scripta Manent.

L’INTERLOCUTORE MISTERIOSO

Infine, torniamo ancora una volta a Sharon Carter, la vera incognita della serie: possibile che sia cambiata così tanto negli 8 anni dalla sua ultima apparizione nelle storie del MCU? E soprattutto, con chi parlava al telefono? Fra le nostre ipotesi figurano Nick Fury, Valentina Allegra de Fontaine o addirittura degli alieni Skrull: per un approfondimento sull’interlocutore misterioso, vi rimandiamo allo speciale linkato proprio qui sotto.

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