Il quarto episodio di The Falcon and The Winter Soldier segna un punto di non ritorno per il nuovo Captain America e per l’eredità racchiusa nel suo iconico scudo: il sangue che lo macchia al termine della puntata lascia poche speranze per il futuro, mentre moltissimi nodi della continuity del Marvel Cinematic Universe convergono tutti insieme sullo schermo. In funzione di questi, sono più sottili i rimandi al MCU nell’ultimo episodio di The Falcon and The Winter Soldier: ecco tutti quelli che abbiamo trovato!
L’episodio si apre con un prologo che ci mostra alcuni retroscena del periodo in cui Bucky è “guarito” durante la sua permanenza in Wakanda: sul grande schermo lo avevamo visto ringraziare Shuri per la liberazione dal suo condizionamento mentale, ma ora scopriamo che anche Ayo ha partecipato attivamente al suo processo di guarigione.
Nella stessa scena assistiamo ad una serie di ricordi dolorosi di Bucky, parte del suo passato in veste di Soldato d’Inverno. In particolare osserviamo:
Ayo ricorda a Bucky (e anche al pubblico) il motivo per cui il Wakanda pretende giustizia nei confronti di Zemo: il piano del criminale iniziò in Captain America: Civil War con l’esplosione di una bomba durante un incontro dell’ONU, evento durante il quale perse la vita Re T’Chaka (padre di T’Challa e precedente Black Panther).
Durante lo scontro fra le Dora Milaje e John Walker, è possibile sentire in sottofondo una variazione della traccia Closure, parte della colonna sonora di Captain America: Civil War realizzata dal compositore britannico Henry Jackman.
Commentando la fuga di Zemo durante la lotta fra le Dora Milaje e John Walker, Sam e Bucky citano El Chapo, celebre lord della droga messicano che nel 2015 riuscì a fuggire da una prigione di massima sicurezza grazie ad un tunnel lungo più di un chilometro scavato sotto le docce del complesso.
Bucky rimane stupito dalla facilità con cui Ayo disabilita il suo braccio meccanico, composto in vibranio e ricostruito da Shuri in Wakanda dopo la perdita di quello precedente. In realtà, il colpo di scena non dovrebbe stupire, poiché il Wakanda è indicato da sempre nel MCU come la patria del vibranio, e i wakandiani sanno maneggiarlo come nessun altro al mondo. Inoltre, appare verosimile che Shuri, conscia della pericolosità del “Lupo Bianco”, abbia inserito nel braccio di Bucky dei meccanismi di sicurezza.
Durante lo scambio di messaggi fra Karli e Sam, è possibile notare un orario particolare, ovvero le 3:12 del pomeriggio: si tratta di un collegamento a Captain America numero 312, che introduce per la prima volta nel mondo dei fumetti Marvel Karl Morgenthau, il criminale SpezzaBandiera (di cui Karli rappresenta in live-action una variazione gender-swap).
Il siero del supersoldato “Accentua i pregi o i difetti di una persona”, ricorda nell’episodio Lemar Hoskins: come disse in Captain America: The First Avenger anche il dottor Erskine ad un giovane Steve Rogers, il siero “Amplifica tutto ciò che c’è all’interno” di una persona, sia in bene che in male. Una eventualità che risulta chiarissima nel finale dell’episodio, dopo che John ha deciso di assumere l’ultima dose del siero sfuggita a Zemo, arrivando ad uccidere a sangue freddo un nemico che si era già arreso.
La lotta finale fra John Walker e il membro dei FlagSmasher Nico, che termina con il primo che uccide senza pietà a colpi di scudo il secondo, è ricalcata su quella fra Steve Rogers e Tony Stark, al termine di Captain America: Civil War. In realtà, Steve e John non sono poi così diversi: solamente l’armatura ed il caso fecero sì al tempo che il “vecchio” Captain America non si macchiasse di omicidio (con le stesse identiche modalità) così come successo invece con il “nuovo” Captain America.
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