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The Crowded Room: Tom Holland protagonista della serie Apple TV+

Pubblicato il 08 aprile 2021 di Marco Triolo

Dopo Cherry, Tom Holland sarà protagonista di un nuovo progetto per Apple TV+: la serie antologica The Crowded Room. La prima stagione sarà incentrata su Billy Milligan, la prima persona a essere stata assolta da un crimine in quanto affetta da disturbo dissociativo dell’identità.

Akiva Goldsman, sceneggiatore premio Oscar di A Beautiful Mind (dove si parlava invece di schizofrenia), scriverà e sarà produttore esecutivo. La serie sarà prodotta da New Regency ed esplorerà la sorie vere di individui che hanno lottato contro, e imparato a convincere con, le malattie mentali. Sarà una serie antologica “stagionale”, dunque, ovvero ogni stagione racconterà una storia nuova. La prima stagione, di dieci episodi, sarà ispirata alla biografia di Milligan scritta da Daniel Keyes, Una stanza piena di gente.

Negli anni ’90, James Cameron tentò di realizzare un film dal libro di Keyes, ma il progetto, poi passato ad altri registi come Joel Schumacher e David Fincher, non si è mai concretizzato.

La sinossi del libro (e la storia di Billy Milligan)

La sinossi di Una stanza piena di gente racconta molto bene il caso di Milligan:

Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l’accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Billy ha vari precedenti penali e contro di lui ci sono prove schiaccianti. Ma, durante la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, emerge una verità sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell’identità. Nella sua mente «vivono» ben 10 personalità distinte, che interagiscono tra loro, prendono di volta in volta il sopravvento e spingono Billy a comportarsi in maniera imprevedibile. Nel corso del processo si manifestano il gelido Arthur, 22 anni, che legge e scrive l’arabo; il timoroso Danny, 14 anni, che dipinge solo nature morte; il violento Ragen, 23 anni, iugoslavo, che parla serbo-croato ed è un esperto di karaté; la sensibilissima Christene, 3 anni, che sa scrivere e disegnare, ma soffre di dislessia; e poi Alien, Tommy, David, Adalana e Christopher. Così, per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. Tuttavia Billy rimane un rebus irrisolto fino a quando, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco non affiorano altre 14 identità autonome, tra cui spicca «il Maestro», la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego. E proprio grazie alla sua collaborazione è stato possibile scrivere questo libro.

Fonte: Deadline