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La più lunga stagione degli Oscar fin dalla nascita della manifestazione (a causa del Covid, che ha dilatato i tempi e soprattutto i limiti temporali delle “ammissioni”) sta infine volgendo al termine: nella notte fra il 25 e il 26 Aprile sapremo quali film, attori o artisti si aggiudicheranno le ambitissime statuette della Academy.
Nell’attesa, ecco le nostre previsioni per le principali categorie!
Vi ricordiamo che noi di ScreenWEEK.it seguiremo la Notte degli Oscar sul nostro canale Twitch in diretta a partire dalle 23:45.
The Father
Judas and the Black Messiah
Mank
Minari
Nomadland
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7
Nonostante Mank guidi la classifica dei film nominati con ben 10 nomination all’attivo, è Nomadland (6 nomination) il film che si prevede possa aggiudicarsi il maggior numero di statuette durante la cerimonia 2021 in arrivo. Ed è probabile che fra queste ci sia anche il premio per il Miglior Film: la pellicola di Chloé Zhao porta in scena una Frances McDormand al suo apice, raccontando una storia capace di ribaltare i punti di vista più fermi dello spettatore. Dalla sua inoltre Nomadland ha anche una vittoria nella categoria Miglior Film Drammatico ai Golden Globes (ed è anche stato premiato al Festival di Venezia); i suoi avversari più agguerriti sono Il Processo ai Chicago 7 e Una donna Promettente (quest’ultimo sulla scia di Parasite, il vincitore dello scorso anno, che similmente dosa in un ottimo mix humor nero e problematiche contemporanee).
Thomas Vinterberg – Un altro giro
David Fincher – Mank
Lee Isaac Chung – Minari
Chloé Zhao – Nomadland
Emerald Fennell – Una donna promettente
Chloé Zhao si è aggiudicata il premio per la Miglior Regia per il suo Nomadland sia ai Golden Globe, che ai Critics Choice Awards che ancora ai Director Guild Awards. E’ estremamente probabile che questa sequenza di vittorie non venga interrotta dalla Academy: anche secondo noi Chloé Zhao ha altissime possibilità di vittoria. Senza Nomadland nella rosa finale, sia Lee Isaac Chung con Minari che Thomas Vinteberg con Un altro Giro avrebbero potuto avere buone possibilità… ma per il 2021 in realtà la vittoria sembra praticamente scontata.
Riz Ahmed – Sound of Metal
Chadwick Boseman – Ma Rainey’s Black Bottom
Anthony Hopkins – The Father
Gary Oldman – Mank
Steven Yeun – Minari
La straordinaria interpretazione di Chadwick Boseman in Ma Rainey’s Black Bottom molto probabilmente gli varrà una vittoria nella categoria Miglior Attore Protagonista, purtroppo postuma: Boseman è infatti morto lo scorso anno alla giovane età di 43 anni, lasciando i suoi fan con una interpretazione che rappresenta il momento più alto della sua carriera e che merita sicuramente un riconoscimento da parte della Academy. Anche Anthony Hopkins in realtà ha buonissime possibilità di aggiudicarsi la vittoria, grazie alla sua potentissima interpretazione di un uomo affetto da demenza senile in The Father.
Viola Davis – Ma Rainey’s Black Bottom
Andra Day – The United States vs. Billie Holiday
Vanessa Kirby – Pieces of a Woman
Frances McDormand – Nomadland
Carey Mulligan – Una donna promettente
Più difficile invece individuare una favorita nella categoria dedicata alle protagoniste femminili. Vanessa Kirby lascia senza fiato nella sua difficilissima interpretazione di una donna incapace di elaborare il lutto per la figlia neonata, ed è su di lei, esordiente nel mondo della Academy, che ci azzardiamo a puntare: ma non ci stupiremmo affatto se la vittoria venisse accordata invece a Viola Davis, quasi irriconoscibile sotto il trucco pesante e i chili di troppo di Ma Rainey in Ma Rainey’s Black Bottom, o a Frances McDorman, che come già detto abbiamo apprezzato moltissimo in Nomadland.
Sacha Baron Cohen – Il processo ai Chicago 7
Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah
Leslie Odom Jr. – One Night in Miami
Paul Raci – Sound of Metal
LaKeith Stanfield – Judas and the Black Messiah
Daniel Kaluuya, forte di una interpretazione incredibilmente carismatica in Judas and the Black Messiah di Shala King, ha fatto man bassa di premi: si è aggiudicato il premio per Migliore Attore non Protagonista sia ai Golden Globe che agli Screen Actor Guild Awards che ai BAFTA. Difficile credere che anche la Academy non lo premierà con un Oscar; nel qual caso, anche Sasha Baron Cohen per Il Processo ai Chicago 7 e Paul Raci per Sound of Metal potrebbero stupire con una vittoria inaspettata (ma assolutamente non immeritata).
Maria Bakalova – Borat seguito di film cinema
Glenn Close – Elegia americana
Olivia Colman – The Father
Amanda Seyfried – Mank
Youn Yuh-jung – Minari
Il testa a testa nella categoria Migliore Attrice non protagonista è probabilmente quello fra Olivia Colman per The Father e Youn Yuh-jung per Minari: la seconda, forte della vittoria agli Screen Guild Awards, ha probabilmente una leggera probabilità in più di trionfare sull’avversaria.
Nonostante Maria Bakalova abbia visto il suo talento riconosciuto per Borat: Seguito di Film Cinema ai Critics Choice Awards, appare poco probabile che la Academy decida di riservarle una statuetta; sarebbe invece interessante la vittoria di Glenn Close, che si trova ad essere stata nominata per ben 8 volte durante la sua carriera, senza essere mai riuscita ad aggiudicarsi l’ambito premio (se anche quest’anno venisse “snobbata”, entrerebbe di diritto nel libro dei record come l’interprete più nominata nella storia degli Oscar senza mai aver ricevuto una statuetta, a parimerito con Peter O’Toole).