SerieTV Cinecomic The Doc(Manhattan) is in
Anche se questo Loki non è il Loki degli ultimi film degli Avengers, ha un collo ancora tutto intero e non si è redento – o forse proprio per questo, in effetti – la serie Loki si tira dietro un hype incredibile, e ogni nuovo trailer è un fiorire sui social di cuoricini per Tom Hiddleston e il suo dio dell’inganno. Con ogni probabilità l’attore e il personaggio più amati di tutto l’MCU dopo Robert Downey Jr e il suo fu-Iron Man.
Ma chi sono questi burocrati del tempo per cui Loki si trova costretto a “lavorare”? Che cos’è la Time Variance Authority (TVA), da quali fumetti l’hanno pescata e chi è questo tizio con la faccia di Owen Wilson, i baffi e il nome buffo?
La Time Variance Authority (TVA) è figlia di uno dei cicli di storie più amati del dio del tuono. La crea infatti Walt Simonson su Thor #371-372, nel lontano ottobre del 1986. In quella storia, disegnata da Sal Buscema, viene introdotta questa organizzazione di crono-controllori, con il compito di gestire le varie linee temporali ed evitare che i viaggi nel tempo incasinino tutto.
Una manica di incapaci, diremo, visto che nel Marvel Universe il flusso temporale è tutto un caos di gente come Kang che va avanti e indietro di secoli e fa il cavolo che gli pare. Il tutto viene anche abbondantemente e affettuosamente preso in giro in alcune spassose storie di She-Hulk del 2005, in cui si parla dei paradossi generati da questi raddrizzatori di paradossi. Del resto, nella primissima menzione nel Marvel Universe della Time Variance Authority, nelle summenzionate storie di Thor di Walt Simonson nell’86, l’agente della TVA chiamato Justice Peace (palese parodia del Giudice Dredd. È il tizio con la stella sul petto e la moto volante, sulla copertina in alto a sinistra) dice a Thor che l’Authority ha già scassato più volte il flusso temporale.
Andiamo bene.
A spiegare a Loki come funziona la TVA è nel trailer Mobius M Mobius, un dirigente dell’organizzazione. Owen Wilson ha quei baffi come il Mobius M Mobius dei fumetti, creato sempre da Walt Simonson, ma in una storia dei Fantastici Quattro (Fantastic Four #353, giugno ’91). Il personaggio era un omaggio di Simonson a Mark Gruenwald, storico sceneggiatore Marvel e gran custode della continuity della Casa delle Idee fino alla sua prematura scomparsa, a metà anni Novanta.
Con il suo nome da “nastro di”, Mobius lavora in un luogo fuori dal tempo chiamato Null-Time Zone, sede operativa della TVA. La location usata nella serie, più prosaicamente, sono gli interni di un albergo, l’inquietante Marriott Marquis di Atlanta. C’è però, in diverse che mostrano la sede della TVA, un dettaglio che riporta a fumetti molto più vecchi del Thor di Simonson.
Quelle tre statue/capoccioni di legno rappresentano infatti Ast, Vort e Zanth, cioè i Time-Keepers: nati sulle pagine di Thor nel ’76 con il nome di Time-Twisters, questi tre esseri sono stati creati dall’ultimo direttore della TVA, alla fine del tempo, e sono talmente tanto presi dal concetto di preservazione del flusso temporale, che provano a un certo punto a distruggere tutte le realtà alternative e vengono presi ripetutamente a ceffoni da vari Avengers (anche e soprattutto nella bellissima maxiserie Avengers Forever, a cavallo tra il ’98 e il ’99). Per ottenere i loro scopi, si alleano con gente come Kang, le cui scampagnate nel tempo sono ESATTAMENTE quello che la TVA dovrebbe impedire.
La “V” nell’acronimo sta probabilmente per Vabbè. Il solito carrozzone crono-parastatale.