Adam Wingard è emerso dall’horror indipendente (Pop Skull, You’re Next) prima di finire a dirigere titoli mainstream come Death Note, Blair Witch e il recente Godzilla vs. Kong. Il suo, bisogna ammetterlo, non è certo il primo nome a venire in mente quando si pensa a due mostri giganti in CGI che fanno a botte, ma forse ora è un po’ più chiaro perché Wingard sia stato scelto per dirigere il film. Perché, anni prima, Peter Jackson lo aveva selezionato personalmente perché dirigesse un sequel del suo King Kong, dopo aver visto You’re Next.
Il progetto, intitolato Skull Island, avrebbe dovuto essere ambientato ai giorni nostri. Parlando con Yahoo Entertainment, Wingard ha spiegato:
Si sarebbe dovuto intitolare Skull Island… Sarebbe stato ambientato ai giorni nostri, molto diverso da quello che Kong: Skull Island sarebbe diventato. Quel progetto fu cancellato e io fui cancellato con lui.
Parlando poi con Den of Geek, il regista tira in ballo il nome di Mary Parent, all’epoca vice-presidente della produzione di Universal Pictures (lo studio che avrebbe dovuto produrre il film). Parent sarebbe poi finita a lavorare per Legendary Entertainment, lo studio che ha sviluppato l’attuale MonsterVerse. Wingard continua:
You’re Next stava per uscire al cinema e avevo appena finito di dirigere The Guest. Mary Parent venne a trovarmi con un art book di Skull Island come regalo, dicendo: “Peter Jackson ha appena visto You’re Next. Vorrebbe che tu e Simon Barrett sviluppaste un sequel del suo film chiamato Skull Island.
Barrett è lo sceneggiatore fisso di Wingard, con cui il regista ha scritto parecchi film (ma non Godzilla vs. Kong). Wingard prosegue spiegando che, nell’idea di Jackson, il film avrebbe dovuto essere un prequel di King Kong ambientato durante la Prima Guerra Mondiale:
Mi sembrava di capire che lo studio non fosse davvero interessato ad ambientarlo durante la Prima Guerra Mondiale. Ironia della sorte, io e Simon abbiamo una sceneggiatura sulla Prima Guerra Mondiale a cui stiamo lavorando. È uno dei nostri progetti più personali e abbiamo intenzione di farlo prima o poi. Perciò, naturalmente, rispondemmo: “Beh, non vogliamo fare un King Kong ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, perché abbiamo già un progetto sulla Prima Guerra Mondiale. Vorremmo ambientarlo ai giorni nostri”.
Wingard ammette di non ricordare molto della sceneggiatura di Simon Barrett:
Non mi ricordo quasi nulla, solo un paio di dettagli. Era ambientato ai giorni nostri. Nella scena iniziale c’erano dei personaggi che parlavano in un museo. Alla fine della scena, veniva rivelato che il museo conteneva queste gigantesche ossa di King Kong. Lui era una reliquia del passato e Skull Island una sorta di mito, e nessuno ne sapeva più nulla. E questi personaggi in qualche modo ci tornavano.
Ricordo questa idea che l’isola fosse nascosta da un qualche genere di tecnologia. Queste sono le cose principali che riesco a ricordare. Non ricordo la trama. Simon forse se la ricorda meglio. Qualcuno dovrebbe chiedere a lui, perché sarei curioso anche io.
Nel frattempo, Godzilla vs. Kong ha superato i 300 milioni di dollari al box office globale.