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Zack Snyder’s Justice League: Le differenze fra il film del 2017 e la “Snyder Cut”

Pubblicato il 18 marzo 2021 di Andrea Suatoni

—–ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER—–

La “famigerata” Snyder Cut è finalmente arrivata: da questa mattina gli abbonati Sky hanno potuto vedere l’opera di Zack Snyder, relativamente vicina alla sua idea originale del film Justice League del 2017 (che dovette lasciare a metà delle riprese a causa di un lutto familiare). Il film al tempo ricevette commenti assolutamente tiepidi; nei prossimi giorni scopriremo se i fan apprezzeranno invece questa nuova versione della pellicola, che differisce in effetti in molti particolari dal film che abbiamo visto anni fa: ecco quali sono tutte le principali differenze!

PROLOGO

Una delle maggiori differenze fra i due film è rinvenibile fin dai primi secondi dall’inizio di entrambi: la Snyder Cut ci mostra un flashback della morte di Superman, la cui eco arriva a risuonare con le Scatole Madri. Una crepa si sviluppa nella Scatola Madre protetta dalle amazzoni di Themyscira, permettendo a Steppenwolf di rintracciarla, dando di fatto inizio alla vicenda.

CYBORG

Nella Snyder Cut, il personaggio di Cyborg, interpretato da Ray Fisher, ha uno spazio molto più ampio che in passato. Vengono esplorate le sue origini, il rapporto con i suoi genitori, l’incidente che lo ha portato alla morte e la sua sostanziale “resurrezione” grazia alla Scatola Madre utilizzata da suo padre; anche le scene che avevamo già visto sono state ampliate, con l’aggiunta di una sorta di “livello interno” dei poteri di Cyborg che lo trasportano in una sorta di strano regno psico-tecnologico quando l’eroe si interfaccia con qualsivoglia sistema informatico o tecnologico.

Il padre di Cyborg, Silas Stone, finisce qui per sacrificarsi per salvare il figlio, mentre nel film precedente il suo ruolo era molto minore.

DARKSEID

Il mandante di Steppenwolf nel film del 2017 veniva solamente nominato; ora invece lo vediamo comparire in più di una scena, accompagnato da alcuni personaggi della sua famosa “Elite”: DeSaad, che compare anche lui in diverse occasioni come tramite fra Steppenwolf e Darkseid, e Granny Goodness, che appare invece solamente in un cameo.
Il Darkseid cinematografico è stato sconfitto in passato solamente dagli eroi ancestrali della Terra del DCEU; qui è stato costretto ad abbandonare la sua arma più potente, ovvero l’Equazione dell’Anti-Vita. Nel finale del film, lasciamo un Darkseid fortemente deciso ad arrivare sulla Terra “con i metodi tradizionali”, ovvero (probabilmente) viaggiando con delle astronavi.

IL COSTUME NERO

Superman sfoggia nella Snyder Cut l’iconico costume nero che trapelò in passato indosso ad Henry Cavill durante la promozione della pellicola, ma che poi non fu mai utilizzato. Il film non spiega in realtà la motivazione di questo cambio di stile, che per Snyder ha significato principalmente il voler indicare che “il vero Superman” non è ancora tornato dall’oblio; il regista aveva infatti dei piani per il futuro del personaggio, che avrebbero previsto il ritorno al classico costume rosso e blu solamente dopo una ulteriore maturazione.

VIAGGI NEL TEMPO

Il Flash di Ezra Miller finisce per essere assolutamente determinante nel salvare la situazione: grazie ai suoi poteri, riesce addirittura ad invertire il flusso del tempo e a permettere a Cyborg di penetrare all’interno delle Scatole Madri per fermare l’Unificazione in arrivo. La scena finale con Joker protagonista vuole forse farci capire che il suo intervento ha creato una linea temporale alternativa?

In Batman v Superman: Dawn of Justice inoltre avevamo visto Flash comparire di fronte a Bruce Wayne, per comunicargli dal futuro che “Lois Lane è la Chiave”. Nella Snyder Cut pare che tale avvertimento nasconda molto di più di quanto appariva nel film del 2017…

JOKER

La lunga scena ambientata in un futuro distopico (che avevamo già visto in Batman v Superman) dove compare anche il Joker di Jared Leto potrebbe riguardare il futuro di una linea alternativa (come appena accennato, magari quella “originale” nella quale Cyborg non è riuscito ad evitare l’Unificazione) o un futuro prossimo in arrivo.
Qui vediamo una inedita squadra formata da Batman, Flash e Cyborg insieme a Deathstroke, Mera e addirittura lo stesso Joker, intenti a dichiarare guerra ad un villain d’eccezione: Superman, che pare sia stato corrotto dall’Equazione Anti-Vita a causa della morte di Lois.

MARTIAN MANHUNTER

Nella versione di Zack Snyder, sotto le mentite spoglie del generale Swanwick si nascondeva Martian Manhunter, un altro dei personaggi cardine della Justice League nei fumetti. Nel finale del film, l’eroe alieno si unisce di fatto alla Justice League di Bruce Wayne, segno che Snyder aveva sicuramente intenzione di riutilizzarlo in futuro in un eventuale Justice League 2.

PERSONAGGI SECONDARI

Molti personaggi secondari che erano stati tagliati nel film originale hanno qui invece un ruolo, seppure marginale: come nella scena in cui Flash salva da morte certa Iris West (Kiersey Clemons) o le due scene in cui compare Vulko (Willem Dafoe), che avevamo conosciuto solamente in Aquaman. Diverso discorso per Ryan Choi, il cui ruolo è invece più ampio: il futuro supereroe Atom finisce inoltre per assumere il controllo degli S.T.A.R. Labs, segno che la sua importanza nel futuro del DCEU sarebbe dovuta sicuramente crescere. Anche alcuni personaggi secondari che avevamo già visto ottengono maggiore spazio: come ad esempio Deathstroke, che in passato compariva solamente nella scena dopo i titoli di coda, o Mera; particolare spazio viene riservato anche a Lois Lane e a Silas Stone, il padre di Cyborg: entrambi i personaggi completano un vero e proprio personale arco narrativo, pur se circoscritto ad una manciata di scene.

SCENE DOPO I TITOLI DI CODA

Infine, il film non presenta scene dopo i titoli di coda, ma è chiaro come queste siano state inserite nell’epilogo. Palese soprattutto la scena fra Lex Luthor e Deathstroke: in particolare, essa fa riferimento al film, cancellato da tempo, che avrebbe dovuto vedere Ben Affleck nel ruolo di Batman in una pellicola da lui diretta, nella quale si sarebbe appunto scontrato con il Deathstroke di Joe Manganiello.

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