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Vladimir Nabokov, l’autore di Lolita, era un grande appassionato di fumetti.
Nei primi anni ’40 dedicò una poesia a Superman, intitolata ‘The Man of To-morrow’s Lament’, incentrata sul dispiacere provato dall’Uomo d’Acciaio nel non potere avere figli dalla sua amata Lois Lane.
Nabokov propose il testo al New Yorker, ottenendo però il rifiuto dell’editore Charles Pearce. Quella poesia era rimasta inedita, fino ad ora.
‘The Man of To-morrow’s Lament’ è stata pubblicata nell’inserto letterario del Times (disponibile nella versione premium). È scritta dal punto di vista del supereroe, descritto mentre cammina con Lois mano nella mano in un parco.
Superman riflette sul fatto che è costretto a indossare degli occhiali, perché altrimenti vedrebbe polmoni, fegato e cuore di lei. È triste per la consapevolezza di non poterla sposare, avere una famiglia.
Il matrimonio sarebbe un omicidio da parte mia.
Superman è convinto che un matrimonio potrebbe uccidere la sua amata. E anche ammettendo che il fragile corpo di Lois fosse in grado di sopravvivere alla sua “esplosione d’amore“, quale creatura mostruosa “finirebbe in città a seminare stupore?“.
Ad ispirare Nabokov fu la copertina di Superman n.16, che ritrae Clark Kent e Lois Lane intenti, appunto, a fare una passeggiata in parco, mentre passano accanto ad una statua di Superman. Il commento di Lois “Oh, Clark, non è meravigliosa?” è presente anche nella poesia.