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Nuovo botta e risposta tra Ray Fisher e Warner sul “Superman nero” prodotto da J.J. Abrams

Pubblicato il 01 marzo 2021 di Marco Triolo

Ray Fisher, principale accusatore di Joss Whedon, torna all’attacco ancora una volta. Questa volta se la prende con il recente annuncio di un reboot di Superman prodotto da J.J. Abrams e scritto da Ta-Nehisi Coates, che sarà incentrato su un Superman nero. In un tweet, Fisher sottolinea l’evidente controsenso di tentare di zittire le accuse di un attore di colore per poi annunciare un progetto di questo tipo:

Ricordate tutti quando Walter Hamada e [Warner Bros.] hanno tentato di distruggere la credibilità di un nero e delegittimare pubblicamente un’indagine molto seria, mentendo alla stampa? Ma ehi, Superman Nero…

Le implicazioni sono evidenti: Fisher sostiene che lo studio abbia fatto questa mossa per riparare la propria immagine dopo lo scandalo Justice League. E mette fortemente in dubbio le buone intenzioni dietro il progetto, all’apparenza un tentativo di dare più risalto agli afro-americani, poco rappresentati nel mondo dei supereroi.

La riposta di Warner Bros.

Warner Bros., però, non è rimasta a guardare e stavolta ha risposto alle nuove accuse di Ray Fisher con un comunicato, in cui ha definito le accuse contro Hamada “false”:

Ancora una volta sono state avanzate false accuse contro i nostri dirigenti e la nostra compagnia circa la recente indagine su Justice League. Come abbiamo detto in precedenza, è stata condotta un’indagine esauriente e rigorosa da parte di terzi. I nostri dirigenti, incluso Walter Hamada, hanno totalmente cooperato, non è stata trovata alcuna prova di interferenza e Warner Bros. non ha mentito alla stampa. È arrivato il momento di smettere di dire il contrario e guardarsi avanti in maniera produttiva.

WarnerMedia ha inoltre condiviso una dichiarazione di Katherine B. Forrest, ex giudice federale che ha collaborato all’indagine:

Sono delusa dalle continue dichiarazioni pubbliche che suggeriscono che Walter Hamada abbia in qualche modo interferito con l’indagine su Justice League. Non è vero. L’ho ampiamente interrogato in più di un’occasione e, nello specifico, gli ho chiesto della sua molto limitata interazione con il signor Fisher. Ho trovato il signor Hamada credibile e collaborativo. Ho concluso che non aveva fatto nulla per ostacolare o interferire con l’indagine. Al contrario, le informazioni che ci ha dato sono state utili per portare avanti l’indagine.

La replica di Ray Fisher

L’attore, comunque, ha ulteriormente replicato:

Come ho detto sin dall’inizio, Walter Hamda HA TENTATO di interferire con l’indagine su JL. Non ci è riuscito perché io non glielo ho permesso. Chiedere all’investigatore di rilasciare un comunicato per dire che non c’è stata interferenza è volutamente fuorviante e disperato.

Fonte: Heroic Hollywood