Disney: Bob Chapek parla del futuro del cinema, cosa cambierà?

Come sappiamo, la pandemia di Covid-19 ha avuto il suo impatto su ogni aspetto della nostra esistenza, provocando dei drastici cambiamenti che non sappiamo ancora se saranno definitivi o solo momentanei.
Prendiamo ad esempio il caso del cinema: le sale sono chiuse in gran parte del mondo e le major continuano a rimandare l’uscita dei loro principali blockbuster. Questa cosa però non potrà proseguire per sempre.

Consapevole di questo, la Warner Bros. ha preso una drastica decisione: tutti i film del 2021 arriveranno contemporaneamente nelle sale e su HBO Max.
Universal ha ridotto a 17 giorni la finestra esclusiva nelle sale prima del passaggio in PVOD dei suoi titoli.
Paramount ha invece annunciato una strategia alternativa, confermando l’arrivo di titoli particolarmente attesi come A Quiet Place II e Mission: Impossible 7 sulla piattaforma Paramount+ 45 giorni dopo l’uscita cinematografica.

Le dichiarazioni del CEO Disney Bob Chapek

E Disney?
Parlando durante una conferenza organizzata da Morgan Stanley, il CEO Bob Chapek ha detto che un ritorno alle window cinematografiche pre Covid sembra sempre più improbabile.

Penso che probabilmente i consumatori siano più impazienti che mai. Particolarmente dopo un intero anno in cui hanno avuto il lusso di vedere a casa i titoli più o meno quando volevano. Perciò non sono sicuro che possiamo tornare indietro, ma certamente non intendiamo tagliare le gambe alle uscite cinematografiche.

Questo però non vuol dire che le tradizionali finestre cinematografiche saranno annientate, anzi, continueranno ad essere molto importanti. La compagnia lascerà che siano le abitudini dei consumatori a guidare le decisioni future.
La strategia attuata per titoli come Mulan e Raya e l’ultimo Drago, contemporaneamente nelle sale e su Disney+, permette alle persone che vogliono godersi un film a casa di poter scegliere.
E per quanto riguarda il futuro? Come dichiarato da Chapek.

Avremo modo di fare molta esperienza e raccogliere molti dati.

Fonte: Deadline