Recentemente la Disney ha annunciato le nuove date di uscita di una serie di titoli. Tra questi Assassinio sul Nilo, il sequel di Assassinio sull’Orient Express sempre diretto e interpretato da Kenneth Branagh, passato ora all’11 febbraio 2022.
La pandemia ci ha abituato a questo, è vero, ma su questo film, ereditato dalla Disney dopo l’acquisizione della Fox, sembra ci siano anche altre questioni in ballo, legate ad uno dei protagonisti: Armie Hammer.
Come sappiamo l’attore, visto in pellicole come The Social Network, Mine e Chiamami col tuo nome è finito al centro di un vero e proprio caso mediatico, a causa di alcuni messaggi privati che avrebbe inviato su Instagram. Messaggi che erano sessualmente espliciti, e facevano riferimento ad alcune pratiche violente, cannibalismo compreso.
Recentemente Hammer è stato anche accusato di stupro. Gli avvocati dell’attore hanno prontamente respinto le accuse ma la polizia di Los Angeles è attualmente impegnata con le indagini.
Una situazione decisamente delicata, a cui sembra sia legato l’ennesimo slittamento della data di uscita di Assassinio sul Nilo.
Come riportato da Variety, la presenza di Hammer nel cast rappresenta un grosso problema, ancora di più perché il suo non è un ruolo marginale.
Tutto questo riporta alla mente il caso di Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott. Come ricorderete, dopo l’allontanamento di Kevin Spacey, la produzione era ricorsa a delle riprese aggiuntive dell’ultimo minuto, affidando il ruolo di J. Paul Getty a Christopher Plummer.
Per Assassinio sul Nilo si tratta di uno scenario praticamente impossibile, anche perché stiamo parlando di un film caratterizzato da un cast imponente.
Tra le soluzioni possibili potrebbe esserci un rilascio direttamente in streaming, su Hulu negli Stati Uniti e su Star nel resto dei mercati, che potrebbe attirare meno l’attenzione rispetto ad un’uscita cinematografica. Ma per il momento non ci sono notizie in tal senso.