Un anno fa (20 febbraio) sarebbe dovuto arrivare nelle sale Si vive una volta sola, il ventisettesimo film diretto da Carlo Verdone. Così non è stato. A causa della pandemia di covid-19 che ha provocato la chiusura delle sale, l’uscita della pellicola è stata rinviata molteplici volte.
Il regista aveva ribadito in più occasioni di non aver contemplato il passaggio del film sulle piattaforme digitali, ma dalle pagine del Corriere della Sera Verdone ha annunciato la sua resa:
“Abbiamo aspettato finché era possibile. Un miracolo che non s’è mai avverato. Eravamo convinti che prima o poi ce l’avremmo fatta. A maggio, a settembre… A Natale le cose sono peggiorate. È diventato complicato tenerlo bloccato, perché c’è il pericolo che il film invecchi. Finiremo su una piattaforma. Abbiamo sperato in tutti i modi ma non puoi tenerlo fermo per un anno”.
Ma su quale piattaforma? Al momento non è stato ancora rivelato.
Il Professor Umberto Gastaldi (Carlo Verdone) guida una formidabile équipe medica composta dalla strumentista Lucia Santilli (Anna Foglietta), dall’anestesista Amedeo Lasalandra (Rocco Papaleo) e dal suo assistente Corrado Pezzella (Max Tortora). Un team di eccellenti professionisti della medicina ma anche e soprattutto un gruppo di insospettabili e implacabili maestri della beffa, sorprendenti nel gioco di squadra e insuperabili nel partorire scherzi spietati, specialmente se la vittima di turno è il loro amico Amedeo.
Ma la vita è piena di sorprese e durante uno sconclusionato viaggio on the road verso i mari del Sud d’Italia – fra incontri surreali, stupefacenti rivelazioni ed esilaranti avventure – i quattro amici inciamperanno in un’esperienza che non dimenticheranno mai. Un colpo di scena che potrebbe cambiare per sempre le loro vite. Perché tutto può succedere se sotto un camice bianco, dietro uno stetoscopio, batte un cuore da adolescente.
Sceneggiato da Verdone con Giovanni Veronesi e Pasquale Plastino, il film è stato girato interamente in Puglia per otto settimane.
Fonte Corriere della Sera