Lo scorso 11 Giugno 2020 usciva, in esclusiva su Oculus Quest, il corto animato in realtà virtuale La Leggenda di Frozen, che riprende i familiari personaggi dei film Frozen e Frozen 2 raccontando una storia inedita legata agli eventi del secondo film. Grazie ad un’operazione di conversione in 2D, da domani 26 Febbraio La Leggenda di Frozen sarà disponibile anche su Disney+ per gli abbonati alla piattaforma online: ecco tutto quello che c’è da sapere su questo corto, realizzato con tecniche all’avanguardia e altamente spettacolari!
La voce di Evan Rachel Wood, ovvero, nel mondo di Frozen, della regina Iduna di Arendelle madre di Anna ed Elsa, è la voce narrante della storia.
Siamo nella foresta degli spiriti elementali vista in Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle, e Iduna racconta ad Anna ed Elsa, come in una favola della buonanotte, come gli spiriti presero vita e quali segreti nasconde la foresta stessa. Rivedremo quindi il Nokk, lo spirito acquatico dalle forme equine, la piccola salamandra del fuoco Bruni, lo spirito etereo del vento Gale e gli enormi Giganti della Terra, il cui legame con Arendelle e la mitologia di Frozen verrà qui esplorato ancora più a fondo che in passato in un prequel (o meglio, un prologo) che si riallaccia anche alle origini dei poteri di Elsa.
L’estetica di La Leggenda di Frozen pesca a piene mani dalle illustrazioni dei libri di favole per bambini; grazie alla realtà virtuale, le immagini assumono una tridimensionalità che risulta palpabile anche in 2D, come negli splendidi trailer rinvenibili online. Gli artwork alla base della realizzazione di La Leggenda di Frozen sono ovviamente gli stessi di Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle, che introduce una forte simbologia legata agli spiriti elementali che qui assume caratteri ancor più epici; questi si sposano però con una eleganza più tradizionale, arrivando a citare grandi classici Disney del passato come Fantasia o La Bella Addormentata nel Bosco.
Ogni spirito (compreso il “quinto spirito”, che scopriremo in Frozen 2 essere incarnato da Elsa e dai suoi poteri) in La Leggenda di Frozen vede il proprio bagaglio di simboli, forme e colori ampliato e tridimensionalizzato, con una tecnologia che da una parte fa ricorso agli ultimi ritrovati per legare insieme giochi di luce e colori prismatici, mentre dall’altra presenta la “scena” come in una rappresentazione teatrale o un libro pop-up, con fondali ed elementi in primo piano maliziosamente focalizzati a seconda di cosa si sia voluto valorizzare sullo schermo.
Sicuramente molto dell’enorme lavoro svolto dal regista Jeff Gipson e dalla scenografa Brittney Lee andrà perso nella trasposizione in 2D, ma l’impegno profuso dalla produzione risulta comunque visibile: il risultato è davvero spettacolare.
Dietro La Leggenda di Frozen si nasconde il lavoro di quasi 100 artisti diversi, da disegnatori a matita a maghi degli effetti speciali. Alla base della realizzazione troviamo il motore Unreal Engine, realizzato da Epic Games ed utilizzatissimo da anni nel campo dei videogiochi, che ha rappresentato però per la produzione Disney, non avvezza all’uso di tale tecnologia (La Leggenda di Frozen è appena il secondo corto in VR creato dagli Studios, dopo il toccante Cycles del Gennaio 2020), una vera e propria sfida.
L’Unreal Engine consente la creazione di interi mondi in 3D, ed è sfruttabile su diversi livelli (si trova infatti alla base sia di vari videogiochi tripla A che di semplici produzioni amatoriali): secondo tutti gli esperti del settore, ciò che Disney ha realizzato con La Leggenda di Frozen rappresenta uno dei momenti più alti di tale motore grafico, al punto che in molti considerano già il corto un caso di studio, da prendere a paragone per qualsiasi produzione futura legata al genere.
Di seguito, il trailer uscito lo scorso anno in occasione della release in VR su Oculus Quest: