Cosmic Sin: Bruce Willis e Frank Grillo nel trailer dell’action sci-fi

Vogliamo crederci ogni volta che esce un nuovo film con Bruce Willis: stavolta è la volta buona e ne esce qualcosa di dignitoso. E, a dirla tutta, gli effetti di Cosmic Sin non sembrano male, ma dal trailer già emerge per l’ennesima volta il Willis svogliato dei suoi ultimi lavori. Accanto a lui c’è Frank Grillo, attore che sempre più si sta specializzando in ruoli action a cavallo tra la serie B di qualità e i film da cestone dell’Autogrill… anche se dovrebbe dire al suo agente di virare più sui primi, visto che il carisma non gli manca. Ecco il trailer di Cosmic Sin.

Il film è diretto da Edward Drake, scritto dal regista con Corey Large e interpretato anche da Brandon Thomas Lee, Corey Large, Perrey Reeves, CJ Perry, Lochlyn Munro, Costas Mandylor e Adelaide Kane. In USA uscirà sia al cinema che on demand il 12 marzo.

La sinossi ufficiale

Bruce Willis e Frank Grillo interpretano un’epica avventura sci-fi ambientata nell’anno 2524, quattrocento anni dopo che gli umani hanno iniziato a colonizzare i pianeti esterni. Il generale dell’esercito in pensione James Ford (Willis) viene richiamato in servizio dopo che dei soldati su un pianeta remoto sono stati attaccati da una flotta aliena ostile. La minaccia contro la razza umana si inasprisce fino a un’inevitabile guerra interstellare. Il generale Ford si allea con il generale Eron Ryle (Grillo) e una squadra di soldati scelti in una corsa contro il tempo per fermare l’imminente attacco prima che sia troppo tardi.

I poster

A giudicare dal trailer, sembra che ormai la situazione si sia ribaltata. Normalmente, Bruce Willis sarebbe stato il nome di richiamo su cui puntare, l’ospite illustre che gira due scene, prende i soldi e scappa. E Frank Grillo il professionista lasciato a colmare il vuoto. Classica truffa da B-movie americano. E invece ora pare il contrario: Bruce Willis il manovale a cui tocca reggere il film e Frank Grillo l’ospite che appare in due primi piani e poi sparisce fino al finale. Speriamo non sia davvero così.