Nel corso di un’intervista rilasciata alla testata britannica Radio Times, Rowan Atkinson ha parlato del suo rapporto con Mr. Bean, il suo personaggio più celebre, annunciando l’arrivo di un nuovo film d’animazione incentrato su di esso.
L’attore ha rivelato di non trovare particolarmente allettante l’idea di interpretare Mr. Bean:
Non mi piace molto interpretarlo. Il peso della responsabilità non è piacevole. Lo trovo stressante ed estenuante, e non vedo l’ora che sia finita.
Forse, dunque, la soluzione è limitarsi a doppiarlo:
Dopo aver realizzato una serie TV animata, ora siamo in procinto di sviluppare un film d’animazione di Mr. Bean. Per me è più facile interpretare il personaggio vocalmente che visivamente.
Diverso il discorso per l’altro suo celeberrimo personaggio, Blackadder, interpretato nel corso di quattro stagioni (e alcuni speciali) tra il 1982 e il 1989. Atkinson ha detto, a proposito:
Non mi piace il processo di realizzazione di nulla, con l’eccezione, forse, di Blackadder. Perché la responsabilità di rendere la serie divertente poggiava su tante spalle, non solamente le mie. Ma Blackadder rappresentava l’energia creativa che avevamo negli anni ’80. Tentare di replicarla 30 anni dopo non sarebbe così facile.
L’attore ha anche detto la sua sulla “cancel culture” che domina la rete in questi anni:
Il problema che abbiamo online è che un algoritmo decide quello che vogliamo vedere, il che finisce per creare una visione semplicistica e binaria della società. Diventa un caso di “o sei con noi o contro di noi”. E se sei contro di noi, meriti di essere “cancellato”.
È importante che ci esponiamo a un ampio spettro di opinioni, ma quello che abbiamo adesso è l’equivalente digitale della folla medievale che vaga per le strade in cerca di qualcuno da bruciare. Perciò è spaventoso per chiunque sia una vittima di quella folla e mi riempie di paura per il futuro.
Fonte: Variety