La lavorazione del film Netflix Mosul non è stata decisamente semplice.
L’opera prima di Matthew Michael Carnahan, co-sceneggiatore di World War Z e City of crime, presentata nel 2019 durante la Mostra del cinema di Venezia e prodotta dai registi di Avengers: Endgame, Anthony e Joe Russo, era infatti finita nel mirino dell’ISIS.
Suhail Dabbach, volto del colonnello Jasem, e i suoi famigliari hanno ricevuto minacce di morte. Così anche Adam Besa, un altro interprete del film.
Come dichiarato da Dabbach:
Quando sui miei social ho annunciato che il film stava per uscire, l’ISIS si è fatta sentire subito, a partire dal primo giorno. Diffondevano video accompagnati da parole particolarmente brutte. Cose come “Ora sappiamo chi sei, devi stare molto attento. Ogni giorno dovrai controllare se la tua testa è ancora attaccata al corpo”. Dicevano “Ora sappiamo dove vivi e arriveremo da te”.
La situazione era diventata molto seria, a tal punto che tutto il team produttivo aveva deciso di rafforzare le misure di sicurezza, per assicurarsi che tutti fossero al sicuro.
Come dichiarato da Joe Russo
Si è trattato sicuramente di un’esperienza snervante per gli attori. Non è mai bello quando la tua privacy viene violata ed è terrificante ricevere minacce di morte da fonti anonime. Ma siamo del parere che Netflix e il nostro team di sicurezza siano riusciti a gestire molto bene la situazione.
Anthony Russo ha aggiunto:
Dirò solo che abbiamo trattato con la massima serietà la cosa. Eravamo consapevoli del fatto che fosse un film provocatorio e potenzialmente pericoloso per tutte le persone coinvolte. Abbiamo adottato le massime misure di sicurezza e per certi versi eravamo già abituati, avendo lavorato a pellicole per i Marvel Studios. Ma qui si trattava di un altro livello di segretezza. Usavamo un nome in codice per il film, non abbiamo distribuito le sceneggiature e quando abbiamo dovuto farlo abbiamo rimosso ogni riferimento all’ISIS. Abbiamo avuto il miglior team di sicurezza al nostro fianco, ma c’era sempre un fattore di rischio.
QUI trovate la nostra recensione.
Girato completamente in lingua araba e con un cast di attori mediorientali, molti dei quali esuli iracheni, Mosul è tratto da un articolo di Luke Mogelson, pubblicato sul New Yorker. Che racconta la storia vera di un team SWAT incaricato di lottare senza sosta contro le forze dell’ISIS.
Un gruppo di uomini combatte per riprendersi le case, le famiglie e la città di cui l’ISIS si è appropriata. Dopo essere tratto in salvo da un violento scontro a fuoco dalla squadra speciale di Ninive, l’inesperto agente iracheno Kawa (Adam Bessa) è velocemente inserito in uno squadrone di ribelli composto da dieci compagni d’armi e capitanato dal saggio maggiore Jasem. (Suhail Dabbach). Sotto la costante minaccia di un attacco, l’unità intraprende una pericolosa missione di guerriglia con l’intento di eliminare una base nemica e riportare l’ordine nel territorio ormai fuori controllo. Straordinaria storia vera di eroismo contro avversità travolgenti, MOSUL è scritto e diretto da Matthew Michael Carnahan e prodotto da Anthony e Joe Russo.
Nel cast troviamo Suhail Dabbach (The Hurt Locker); Adam Bessa (Extraction, the Blessid) e Is’Haq Elias.
Todd Makurath, Christopher Markus e Stephen McFeely sono i produttori esecutivi per AGBO.
Con loro anche Mohamed Al-Daradji (Son of Babylon), Patrick Newall (Anon), Wang Zhongjun, Wang Zhonglei e Hu Junyi per Huayi.
Fonte: Deadline