Larry King, uno dei più noti e seguiti giornalisti televisivi americani, è scomparso a 87 anni. L’iconico personaggio della TV, famoso anche per il suo look – grandi occhiali e immancabili bretelle – era ricoverato al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles. Ci era entrato a fine dicembre per Covid-19, anche se nel comunicato pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale non si fa menzione della causa della morte:
Con profonda tristezza, Ora Media annuncia la morte del nostro co-fondatore, conduttore e amico Larry King, che è spirato questa mattina all’età di 87 anni al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles. Per 63 anni e attraverso le piattaforme radio, televisive e dei media digitali, le molte migliaia di interviste, premi e il plauso globale di Larry restano un testamento al suo unico e immortale talento di presentatore.
King ha presentato lo show Larry King Live sulla CNN per 25 anni, intervistando candidati presidenziali, celebrità, atleti, star del cinema e gente comune. Il suo stile informale e molto discorsivo, e la sua tendenza a lasciar parlare molto l’intervistato invece di interromperlo, continuano a fare scuola. King registrò oltre seimila ore del suo programma prima di andare in pensione nel 2010. Parliamo di oltre 30 mila interviste, incluse quelle a ogni singolo presidente in carica da Gerald Ford a Barack Obama.
Larry King era talmente un’icona da essere stato imitato da Norm MacDonald nel Saturday Night Live e persino da Stan Lee nel suo cameo in Iron Man 2. Al cinema, King è apparso nel ruolo di se stesso in molti film, da Ghostbusters a Nemico pubblico, passando per Contact, Mad City, The Jackal e Bulworth – Il senatore. Ha inoltre doppiato personaggi nella saga di Shrek ed è apparso in TV nella serie American Crime Story e in un episodio de I Simpson.
Fonte: CNN