Alberto Grimaldi, uno dei più prolifici e importanti produttori dell’epoca d’oro del cinema italiano, è morto a 95 anni. Il figlio Maurizio Grimaldi ha confermato la morte, per cause naturali, a Variety.
Nel corso di quarant’anni di carriera, Alberto Grimaldi ha lavorato con Sergio Leone, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e Martin Scorsese, producendo sia film d’autore che di genere. Con Leone collaborò per la prima volta nel 1965 per il secondo capitolo della Trilogia del Dollaro, Per qualche dollaro in più. L’anno seguente produsse Il buono, il brutto, il cattivo. In ambito spaghetti western produsse anche titoli storici come La resa dei conti e Faccia a faccia di Sergio Sollima, ed …E poi lo chiamarono il magnifico con Terence Hill.
Grimaldi lavorò con alcuni dei più grandi autori italiani dell’epoca. Con Fellini collaborò a Tre passi nel delirio, Satyricon, Il Casanova e Ginger e Fred. Con Pasolini lavorò a Il Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle mille e una notte e Salò o le 120 giornate di Sodoma. Con Bernardo Bertolucci a Ultimo tango a Parigi e Novecento.
Alberto Grimaldi collaborò inoltre con Martin Scorsese (Gangs of New York), Francesco Rosi (Cadaveri eccellenti), Elio Petri (Un tranquillo posto di campagna), Claude Lelouch (La vita, l’amore, la morte), Billy Wilder (Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?), Arthur Hiller (L’uomo della Mancha) e Gillo Pontecorvo (Queimada).
Nato a Napoli nel 1925, nel 1961 Grimaldi fondò la compagnia Produzioni Europee Associati (P.E.A.), attiva fino ai primi anni ’80 e specializzata nella produzione di film di genere low budget, spesso co-prodotti con la Spagna e la Germania Ovest. Nonostante la lunga e illustre carriera, Alberto Grimaldi fu candidato all’Oscar una sola volta, nel 2003, per Gangs of New York.