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Legge sul copyright – Dalle linee guida di Khara per Evangelion, ai falsi? DCMA di Shueisha [UPDATE]

Pubblicato il 08 gennaio 2021 di Marlen Vazzoler

Nelle ultime due settimane il copyright degli IP giapponesi è diventato un tema particolarmente scottante. Il 28 dicembre, lo studio animato Khara ha condiviso online delle linee guida per i fan artist di Evangelion, in occasione dell’imminente uscita di Evangelion 3.0+1.0 incoraggiandoli a creare delle opere derivate (come fanart e dojinshi) purché prive di contenuti pornografici.

Ai primi del mese centinaia di fangame della comunità videoludica Game Jolt, dove hobbysti e sviluppatori indipendenti condividono gratuitamente le loro creazioni, hanno ricevuto dei DMCA dal dipartimento legale della Nintendo.

Oggi invece la casa editrice Shueisha è finita in TT a livello mondiale, per l’utilizzo di un bot che ha mandato indiscriminatamente DMCA agli utenti Twitter che hanno condiviso online immagini di One Piece, Dragon Ball e Black Clover.

UPDATE 2
Pare che il bot che ha preso di mira i contenuti multimediali delle tre sopracitate opere della Shueisha, sia in realtà una montatura.

Diversi utenti hanno cominciato a indagare la faccenda che come avevamo riportato, non soddisfaceva nessuna delle ipotesi che stavano girando in rete.

Una delle prime vittime @newworldartur ha condiviso online un dettagliato documento dove dimostra che una persona estranea a Shueisha si è servita del sistema dei DMCA per colpire dei creator. Inoltre non sembra essersi servita di un bot:

L’articolo originale

Khara e il caso Evangelion

Per la prima volta in 20 anni lo studio ha deciso di condividere delle linee guida riguardanti alla produzione di opere non ufficiali. I fan potranno continuare a creare contenuti su servizi come YouTube o Patreon, che includono audio e video secondo le regole del fair use, e fare monetizzazione solo se i contenuti offerti non sono solo su Evangelion.

Le opere non devo essere grottesche, violente… o di natura pornografica e qui arriviamo ad un punto dolente visto che sin dalla messa in onda della serie, il franchise ha avuto una presenza importante negli eventi dedicati alle doujinshi, come il Comiket (l’edizione 99 si terrà durante la Golden Week), con prodotti NSFW.

Le linee guida:

  • Le attività dei fan dovrebbero generalmente essere svolte senza compenso monetario o per scopi commerciali. Questo include il suo utilizzo per promuovere un’altra opera o servizio. Groundworks la società che gestione i diritti di Evangelion deve essere contattata per ottenere il permesso di utilizzare l’IP per scopi commerciali.
  • Le opere dei fan (video, immagini, romanzi, ecc.) che seguono le linee guida possono essere pubblicate sui social media, servizi di caricamento d’immagini, romanzi e video, a condizione che questi servizi trattino principalmente contenuti per tutte le età e abbiano regole contro i contenuti/comportamenti profani.
  • Assicuratevi che voi e la vostra community di fan abbia rispetto per il materiale originale.
  • Astenetevi dal creare opere che: danneggino il materiale di partenza o un’altra persona; sono creati per promuovere uno specifico programma religioso o politico; esprimere punti di vista odiosi; sono eccessivamente violenti, grotteschi, pornografici o comunque offensivi; violano i diritti di proprietà di un altro creatore; oppure sono opere che potrebbero essere scambiate per un prodotto ufficiale.
  • Le immagini ufficiali possono essere utilizzate per fare delle citazione o dei riferimenti, ma questo deve essere l’unico scopo per il loro utilizzo e generalmente dovete astenervi dall’usare video, musica e audio.
  • I fan possono inviare opere ai seguenti servizi premium, purché seguano le linee guida di tali siti e accettino che i loro account non vengano utilizzati principalmente per contenuti dei fan di Evangelion o per eccessivi fini di monetizzazione: YouTube Live, Twitch, pixivSketch Live, Nico Nico Doga, Patreon, PixivFanbox, Ko-Fi.
  • Non rilasciare creazioni dei fan per annunciare qualcosa con uno scopo separato. Pubblicare solo le creazioni dei fan nell’ambito delle linee guida o con una licenza simile.
  • Indipendentemente dal contenuto della linea guida, i titolari del copyright ci riserviamo il diritto di interrompere le attività di un fan al fine di proteggere la loro personalità (onore, reputazione, attribuzione del loro nome, identità del loro lavoro, ecc.).
  • Le linee guida sono soggette a modifiche in qualsiasi momento, a seconda dell’accoglienza del pubblico e dei cambiamenti nella società.
  • Khara sta ancora valutando le regole per vendere fanart o la creazione di prodotti basati su fanart e chiede al pubblico di attendere ulteriori informazioni.
  • Per i dettagli sulle linee guida, fare riferimento al documento originale. Si noti che la traduzione deve essere utilizzata come guida per la comprensione e che il documento originale ha la precedenza in caso di controversia.

Il popolare fanartist Mogudan, noto per i suoi disegni R-18, ha annunciato il giorno dopo che non avrebbe più disegnato il personaggio di Rei Ayanami.
Nei giorni successivi ha aggiunto che non avrebbe cancellato le opere precedenti disponibili sui suoi siti/account, ed ha raccomandato ai fan i scaricare le suddette opere nel caso in cui verranno eliminate dai proprietari dei siti.

Lo studio ha stretto una collaborazione tra Evangelion e la piattaforma Pixiv che durerà fino a giugno, il primo appuntamento è per il 19 gennaio con un concorso di illustrazioni in stile ‘battaglia’. Naturalmente gli artisti dovranno seguire le linee guida.

Successivamente Khara ha chiarificato che le linee guida non hanno lo scopo di censurare o di proibire le attività dei fan:

Per quanto riguarda le linee guida per le creazioni dei fan di Evangelion che sono state annunciate l’altro giorno, sentiamo il bisogno di aggiungere qualche precisazione perché una parte del testo è stata estrapolata dal contesto, snaturandone l’intento.

In primo luogo, le linee guida non sono state create per “censurare” o “vietare” i contenuti inclusi nelle attività dei fan. Crediamo che le attività dei fan nascano da sentimenti positivi e dal desiderio di supportare l’opera, e siamo stati supportati dai fan per molto tempo. In passato, non abbiamo mai chiesto una volta a un fan di censurare o desistere le sue attività. La nostra posizione e il nostro modo di pensare non cambieranno.

Abbiamo rilasciato le linee guida perché pensavamo che fosse necessario creare dei principi di base in modo che tutti i fan possano godersi le loro attività con tranquillità. Abbiamo usato delle parole vaghe in alcune parti per dare ai fan il maggior margine di manovra possibile per svolgere liberamente le loro attività. Potrebbe essere un po’ difficile, ma chiediamo a ogni persona di leggersi il documento originale e, dopo aver pensato attentamente al contenuto, di assumersi le proprie responsabilità e di continuare le proprie attività.

Abbiamo ricevuto numerose domande, ma di norma non possiamo fornire risposte personalizzate riguardanti l’applicazione pratica delle linee guida.

È il nostro più grande desiderio che i fan della community non limitino il lavoro degli altri.

I fan artist sono quindi caldamente consigliati di astenersi dal fare le cose che non sono elencate nelle linee guida della Khara, ma lo studio non ha mai espresso che si muoverà contro l’artista se non le seguirà.

Nei prossimi mesi vedremo come gli artisti decideranno di comportarsi, in particolar modo con l’arrivo del Comiket.

DMCA e Nintendo

Il co-fondatore di Game Jolt e CEO Yaprak DeCarmine ha postato pubblicamente il DMCA sulla rimozione di 379 giochi dal loro sito, notando che i titoli in questione usano materiale di proprietà della Nintendo come personaggi, musiche e altri elementi, senza permesso.

Leggiamo:

“Il sito web gamejolt.com genera entrate grazie ai banner pubblicitari visualizzati sul sito e agli annunci pubblicitari riprodotti mentre gli utenti aspettano che i giochi vengano caricati”.

Questa non è la prima volta che Nintendo prende di mira i fangame, ma la portata di questa operazione è massiccia. Gli sviluppatori dei giochi e molti dei loro fan sono stati colti di sorpresa.

Lo sviluppatore ‘Eeveeloverdoesgaming’ che pubblica diversi giochi ispirati alla Nintendo, e non è stato preso di mira, ha scritto:

“Non riceveranno alcuna simpatia da parte mia, questa non è la prima volta che fanno una bravata come questa. Hanno messo in chiaro che odiano i loro fan e lo ripetono più e più volte senza imparare da questo.”

Ha aggiunto che continuerà a lavorare alla serie Five Nights At Team HQ, sebbene teme che prima o poi verrà colpito, ma non ha intenzione di fermarsi:

“Nintendo, se pensi che tirando giù i giochi di tutti aiuterà la tua immagine e convincerà la gente a comprare di più i tuoi giochi, allora ti sbagli di grosso! Continuerò a creare e ricaricare giochi per i fan anche se provi a eliminarli, quindi FATTENE UNA RAGIONE!. Tutte le persone che hanno copie dei fangame che sono stati rimossi, le prendono e le ricaricano su Internet in modo che rimangano in piedi, qualunque cosa accada!”

Altri sviluppatori preferiscono invece avere un basso profilo al momento, alcuni hanno anche riportato in vita i loro giochi come Jeb Yoshi lo sviluppatore di Five Nights at Yoshi’s ma con la pubblicità disabilitata:

“Dopo aver esaminato il problema, credo che il fatto che ci fossero dei guadagni con le pubblicità sulla pagina del gioco fosse la ragione per la rimozione di questo gioco e d’innumerevoli altri”.

In effetti nel DMCA viene menzionata proprio la pubblicità, non sappiamo se disabilitandola i giochi non verranno più presi di mira.

Shueisha, DMCA e Twitter

Oggi verso l’ora di pranzo la casa editrice Shueisha è apparsa ad apparire in TT su Twitter a causa di un bot/algoritmo che ha cominciato a mandare da questa mattina DMCA a vari utenti, che hanno condiviso materiale di One Piece e Dragon Ball.

Letteralmente è stato preso di mira qualsiasi tipo di contenuto multimediale pubblicato su Twitter: immagini ufficiali come vignette dei manga, screenshoot dell’anime (comprese le immagini usate come avatar), gif, e non ufficiali come le fanart:

Il bot, che si presume sia sotto il controllo di terze parti, non ha fatto naturalmente alcuna distinzione e sotto le sue grinfie è finito anche uno degli impiegati della Shueisha, Fenyo che ha creato le card game di Dokkan Battle e Dragon Ball Legends:

Solo le copertine e le immagini caricate dagli account ufficiale non sembrano essere state prese di mira. Poche ore dopo Shueisha era in TT a livello mondiale:

Molti hanno deciso di settare i loro account privati, per evitare di incorrere in problemi. Ma viene fatto notare che non serve a nulla in quanto il bot dialoga con il server, dove sono caricate le immagini.

Probabilmente nei prossimi giorni il bot verrà regolato ma il consiglio che gli utenti stanno condividendo sul social è di non caricare su Twitter materiale di questi due franchise nei prossimi giorni, per non rischiare un DMCA. Alcuni utenti hanno cancellato per sicurezza anche immagini relative ai due franchise che avevano precedentemente postato.

UPDATE: Questa notte è stato confermato che anche i contenuti di Black Clover sono stati presi di mira dal bot.

Non sappiamo se presto verranno colpite altre serie famose come Jujutsu Kaisen, Kimetsu no Yaiba, Boku no Hero Academia e se altre case editrici come Kodansha seguiranno questa strada.

Ci sono diverse ipotesi sui motivi dietro a questa scelta:

  • i leak, come ben sappiamo un grosso problema, i capitoli delle riviste appaiono online giorni prima della loro uscita ufficiale (online e fisica). Ma gli account noti per i leak erano già stati colpiti qualche settimana fa e non crediamo che il leak dell’annuncio della serie animata di Chainsaw Man o del capitolo 1000 di One Piece siano stati la causa del lancio del bot;
  •  la legge sul copyright in vigore dal 1° gennaio. Nemmeno questo sembra essere il motivo visto che vieta di fare l’upload di un intero capitolo di un manga, ma permette di usare la porzione di una pagina per l’immagine di profilo, fare meme…
    La creazione di fanart non è illegale ma usarle per fini commerciali come patreon, merchandise… diventa complicato perché in Giappone non viene usato il concetto del Fair Use. Disegnare fantart e postarle su Twitter non è vietato.

Legge sul copyright

Nel 2012 è stata approvata una legge che ha reso illegale il download di film e musica senza licenza da Internet, con una pena detentiva fino a due anni. I fumetti, le riviste e altre opere letterarie (come i testi accademici) popolari non erano coperti.

Due anni dopo è stato lanciato il progetto M.A.G. (Manga-Anime Guardians) per mettere fine alla pirateria e promuovere l’uso e l’acquisto di contenuti ufficiali. Non ha avuto successo, nel frattempo sono continuati gli arresti per la condivisione in rete di materiale protetto da copyright.

All’inizio del 2019, l’Agenzia per gli affari culturali ha proposto un’estensione della legge per coprire tutti i contenuti protetti da copyright, ma gli oppositori hanno sostenuto che la legislazione proposta era troppo severa. Fare delle copie private di immagini sotto copyright avrebbe potuto portare ad una pena detentiva.

La nuova legge

A causa di questi e altri simili timori, gli emendamenti sono stati infine accantonati. Questo ha portato alla produzione di un disegno di legge modificato che ha ricevuto l’approvazione lo scorso marzo.

Ai primi di giugno il parlamento giapponese ha approvato dei nuovi emendamenti sul copyright che vietano il download senza licenza di manga, riviste e testi accademici da Internet.

Il governo afferma che gli emendamenti rappresentano un compromesso equo ma efficace. Tra quelli approvati, troviamo la messa al bando dei cosiddetti siti “leech” che non ospitano contenuti protetti da copyright ma link verso piattaforme esterne o degli utenti. Secondo i detentori di copyright, circa 200 siti operavano impunemente nel paese.

A partire dal 1 ottobre 2020, tuttavia, gli operatori di codesti siti e i creatori di app con una funzione simile si trovano ad affrontare delle condanne più severe. Tali reati comportano una pena fino a cinque anni di carcere, una multa massima di cinque milioni di yen ($45.760) o, in alcuni casi, entrambe.

La nuova legge è entrata in vigore il 1 gennaio 2021, ed è piuttosto specifica in quanto criminalizza il download di contenuti senza licenza. La maggior parte di questi contenuti sembra provenire dai siti Web e questo ha creato degli ostacoli nell’applicazione.

Masaharu Ina del gruppo anti-pirateria CODA di base in Giappone, ha spiegato a TorrentFreak:

“Le autorità usano delle tecnologie forensi digitali per monitorare le attività dei sospetti e raccogliere le prove. I dettagli di tali tecnologie non sono stati rivelati pubblicamente.

Ci sono alcune unità speciali specializzate in crimini informatici in ogni prefettura. Ad esempio, la polizia metropolitana di Tokyo ha la propria unità di controllo della criminalità informatica.

Ma la polizia non indagherà a meno che la persona non commetta il crimine ripetutamente, intenzionalmente e in modo doloso, vale a dire che i downloader leggeri non devono essere perseguiti”.

Come abbiamo precedentemente spiegato, il semplice download di film e musica è illegale in Giappone dal 2012, ma per l’apertura di un azione penale devono essere soddisfatti alcuni criteri: inclusa la prova d’intenti dannosi come il download ripetitivo e continuo. Ad oggi, nessuno è stato perseguito per aver semplicemente scaricato un film o della musica.

Delle misure di salvaguardia sono state incorporate nella legislazione, in modo che le sanzioni più gravi non siano applicate ai downloader occasionali come quelli che pubblicano i pannelli di un fumetto o quando il loro download non influisce negativamente sui titolari del copyright. Insomma gli utenti a cui capita di scaricare opere senza l’intenzione di commettere un crimine.

Ina ha concluso che:

“Tutto sommato, la legge (e il suo emendamento che includere le immagini) ha lo scopo di scoraggiare il crimine”.

Fonti TorrentFreak, Khara, Khara