Il secondo speciale di Euphoria è dedicato a Jules e, come l’episodio dedicato a Rue, è un vero excursus nella psicologia del personaggio. Questi due episodi si distinguono dal resto della serie non solo per lo stile di narrazione, ma anche perché sono una chiacchierata a cuore aperto con questi personaggi complessi e dalle mille sfumature. Euphoria è una serie che usa la tecnica degli episodi centrici (ogni episodio è dedicato ad un personaggio, con flashback e storyline principali focalizzati), ma che resta comunque corale.
Questi due episodi fanno il loro lavoro nell’essere un extra, un focus, un qualcosa in più che non risolve necessariamente dei cliffhanger ma che ci dice tanto di Jules e Rue.
Nel primo speciale abbiamo visto Rue durante la vigilia di Natale in una tavola calda. Rue ha chiacchierato con il suo sponsor Ali e ha ammesso una brutale verità: essere sobria la rende vulnerabile. In questo secondo speciale Jules ha un confronto simile, ma con una terapista (interpretata da Lauren Weedman). Anche Jules rivela delle verità, anche Jules è onesta nel suo esporsi. Si racconta alla psicologa e si racconta a noi, permettendoci di scavare più a fondo nella sua caratterizzazione.
“Voglio essere bella come l’oceano”.
Jules ammette di voler interrompere gli ormoni. Prima temeva la pubertà ma ora non più. Sottolinea un qualcosa di importante: ha costruito il suo concetto di femminilità sulla base di ciò che gli uomini desiderano. Non vuole più farlo, vuole essere libera da questa idea. In questo troviamo una Jules più consapevole. Sa che cosa vuole, sa che cosa la renderebbe felice. Ma è disposta a fare quel passo?
L’importanza di questo episodio, come hanno detto anche Zendaya e la stessa Hunter Schafer (che ha scritto l’episodio insieme a Sam Levinson) è che cambia la prospettiva su alcuni avvenimenti che già conoscevamo e che abbiamo visto nella prima stagione. Alcuni momenti chiave sono rivisitati attraverso gli occhi di Jules. La prospettiva cambia e ci rendiamo conto che anche ciò che pensiamo noi può mutare.
In questo episodio capiamo i motivi per cui Rue e Jules funzionano insieme, ma allo stesso tempo capiamo anche i motivi per cui non funzionano. La madre di Jules ha sofferto di dipendenza, proprio come Rue, e Jules ha sentito il peso di tutto questo. Una confessione importante ci porta a capire che Jules non vuole la responsabilità di essere la causa principale della sobrietà di Rue. Jules non vuole quel tipo di fardello, non può sopportarlo perché ci è già passata.
Ci sono delle importanti rivelazioni anche su ShyGuy118 (Nate). Jules rivela di essere ancora innamorata di lui. Ma probabilmente è a causa del fatto che era una situazione fittizia, non reale. Ma quando si tratta di sentimenti per Rue, su che base siamo?
L’episodio dimostra chiaramente che Rue è molto importante per Jules. C’è qualcosa di speciale tra di loro, ma è un qualcosa che viene frenato dalla paura. Se analizziamo la fantasia di Rue nel primo episodio e in seguito la medesima fantasia che continua dal punto di vista di Jules (Rue che è va in overdose), ci rendiamo conto che è esattamente questo ciò che frena Jules: il terrore di essere l’unica ancora che tiene Rue legata alla sobrietà… e alla vita.
Le timeline degli speciali si incrociano in una scena tra Rue e Jules, dimostrando ancora che sono loro il cuore della serie.
In un susseguirsi di confessioni, la serie ci mostra i motivi per cui Jules e Rue non possono stare insieme, ma allo stesso tempo ci racconta i motivi per cui sarebbero meravigliose insieme. Hunter Schafer è stata completamente coinvolta nel processo di lavorazione dello speciale ed è un valore aggiunto. La complessità dello script e della narrazione continuano a rendere Euphoria uno dei prodotti più interessanti del genere teen drama degli ultimi anni.