Le lightsaber, le spade laser usate da Jedi e Sith in Star Wars, sono diventate fin da subito l’icona principale della saga: le battaglie e i duelli a colpi di spada costituiscono infatti i momenti più spettacolari ed emozionanti delle storie della Galassia Lontana Lontana, come abbiamo visto anche nell’ultimo episodio di The Mandalorian grazie al debutto in live-action di Ahsoka Tano.
Esistono lightsaber di diversi colori, ed ognuno di essi hanno un significato ben preciso: solitamente, il colore della “lama” deriva dai cristalli Kyber, particolari minerali che i Jedi recuperano a volte come parte del proprio addestramento. La luce emanata dal cristallo Kyber è però incolore: è infatti la personalità del padrone della spada ad entrare in sintonia (o meno) con esso; per approfondire il discorso, ecco di seguito la nostra guida per scoprire quali sono le differenze fra le varie spade laser presenti nella saga di Star Wars!
Il blu è probabilmente il colore più comune fra tutti quelli che abbiamo visto negli anni in tutte le incarnazioni di Star Wars, dalle trilogie cinematografiche alle serie animate ai videogiochi e non solo. Il colore blu è associato solitamente al coraggio e alla determinazione in battaglia, ma anche ad un profondo rispetto dell’ordine Jedi e alla volontà di proteggerlo.
Fra coloro che hanno posseduto una lightsaber blu contiamo Anakin Skywalker (prima di diventare Darth Fener), Obi-Wan Kenobi, Leia Organa, Ben Solo (prima di diventare Kylo Ren) e (inizialmente) Rey.
Il verde è invece il colore di coloro che vantano una connessione con la Forza fuori del comune. Solitamente chi brandisce una spada laser di colore verde è un personaggio calmo e riflessivo, come saggi maestri o ambasciatori. Fra i possessori di lightsaber verdi ricordiamo Yoda, Luke Skywalker, Qui-Gon Jinn e Ahsoka Tano (ai tempi in cui era una padawan).
Forse il colore più iconico di tutti è il rosso, associato alle spade laser dei “cattivi” della saga. Il colore rosso è infatti appannaggio solamente dei Sith, di coloro che usano il Lato Oscuro della Forza. Questo perché i Sith non sono in grado di entrare in risonanza con il cristallo Kyber all’interno delle loro lightsaber: per poter usare le potenti armi, i “cattivi” infondono tramite un oscuro rituale i loro sentimenti negativi nel cristallo, soggiogandolo. In risposta a tale violenza, il cristallo “sanguina” (metaforicamente), conferendo alle lightsaber il caratteristico colore rosso.
Abbiamo visto delle spade laser rosse in mano a personaggi come Darth Vader, Darth Sidious, Darth Maul, Kylo Ren o il Conte Dooku.
Conosciamo un solo Jedi (in canone) che abbia mai impugnato una spada laser viola: si tratta di Mace Windu, uno dei più grandi Jedi della storia dell’Ordine. Il viola è il colore più misterioso della saga di Star Wars, ed ancora oggi è al centro di discussioni: alcuni interpretano il viola come un mix di rosso e blu, segno di una pericolosa vicinanza al Lato Oscuro (ma in tal caso, è curioso notare come Mace Windu non abbia mai ceduto ad esso, mentre Ben Solo ed Anakin Skywalker non abbiano mai brandito una spada laser viola).
Il giallo rappresenta una sorta di “via intermedia”, e a volte sta a rappresentare la redenzione di un personaggio (come nel caso della cacciatrice di taglie Asajj Ventress); il giallo nelle serie animate The Clone Wars e Star Wars Rebels è adottato dall’Ordine Jedi delle Sentinelle, gruppo distaccato che predica una concezione più sfumata dei Lati chiaro e scuro della Forza.
La lightsaber gialla è anche usata da tutte le guardie del Tempio Jedi di Coruscant.
La spada laser di Rey al termine dell’ultima trilogia di Star Wars è un particolare tipo di lightsaber gialla, simbolo di perfetto equilibrio, che assume delle sfumature dorate. Rey infatti finisce per diventare il simbolo vivente della “zona grigia” della Forza, dell’equilibrio fra Lato chiaro e Lato scuro.
Anche il bianco è associato ad un solo personaggio: è Ahsoka Tano l’unica Jedi a combattere non con una, ma con ben 2 lightsaber bianche. Dopo aver perduto le sue spade (abbandonate per fingere la sua morte e sfuggire all’Impero), Ahsoka sconfigge un Sith (il “Sesto Fratello”) e si impadronisce dei suoi cristalli Kyber: grazie al suo potere riesce a purificare i cristalli rossi del suo nemico, che diventano bianchi.
Il bianco è simbolo di purezza e di neutralità: Ahsoka infatti segue la via della Forza senza essere affiliata ad alcun ordine, dopo essere rimasta delusa dall’Ordine Jedi.
Infine, impossibile non citare la Darksaber, una particolare spada laser che non è più legata da anni ai Jedi o ai Sith. La spada laser nera, apparsa anche in The Mandalorian (è attualmente nelle mani di Moff Gideon, dalle quali vorrebbe strapparla Bo-Katan Kryze) è un’arma sperimentale creata anticamente dal primo mandaloriano ammesso all’Ordine Jedi, Tarre Vizla.
Nessuno sa come e perché la lama della Darksaber abbia assunto il colore nero; la spada ad ogni modo è divenuta un simbolo di potere rituale su Mandalore, passata di generazione in generazione al regnante del pianeta.