Le Follie dell’Imperatore compie oggi 20 anni: si tratta di uno dei classici d’animazione Disney più divertenti (e forse più sottovalutati) della storia della Casa di Topolino, che solo molto dopo l’uscita nei cinema fu adeguatamente apprezzato (gli incassi degli Home Video surclassarono in effetti quelli delle sale in poche settimane).
Augurando un “buon compleanno” ad Yzma, Kuzco, Kronk e a tutti i protagonisti del film, ecco una serie di curiosità riguardanti i dietro le quinte della pellicola!
1 – Il progetto iniziale di Le Follie dell’Imperatore era molto diverso da ciò che fu infine realizzato: l’idea era infatti quella di realizzare una versione musical del romanzo Il Principe e il Povero di Mark Twain, con canzoni scritte da Sting. Kuzco (il nome iniziale era Manco) e Pacha sarebbero stati due personaggi identici che si sarebbero scambiati i ruoli, mentre Kronk non era previsto nella stesura iniziale ma erano invece presenti due personaggi femminili: Nina, fidanzata di Kuzco, e Mata, una ragazza del popolo che lo avrebbe redento.
2 – Nel 2002 la moglie di Sting, Trudie Styler, girò un documentario (prodotto da Walt Disney) chiamato The Sweatbox, in cui raccontava il doloroso e difficile passaggio dal progetto iniziale del film fino al prodotto finale (che tagliò sia Sting che il regista precedente) e che si focalizza sul mettere in luce in generale il conflitto fra creazione ed esecuzione delle idee.
3 – La voce originale di Yzma è quella di Eartha Kitt, che negli anni ’60 interpretò Catwoman nella celebre serie Batman con Adam West (…e le onomatopee in bella vista durante i combattimenti). La trasformazione di Yzma in un gatto negli atti finali della pellicola è un omaggio all’attrice.
4 – Le voci dei protagonisti sono quelle di Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu (il duo comico Luca & Paolo, rispettivamente Kuzco e Kronk) e Anna Marchesini (Yzma). Grazie ad alcuni momenti di improvvisazione in sala di doppiaggio, la versione italiana del film presenta molte più battute di quella originale.
5 – Nelle idee iniziali, Owen Wilson avrebbe dovuto doppiare Pacha, mentre per Yzma si era pensato a Barbra Streisand, che però rifiutò.
6 – Il nome di Kuzco deriva dalla città Cusco, antica capitale dell’impero Inca. La città esiste ancora ed è una delle più popolate del Perù.
7 – Il titolo del film ricorda da vicino la fiaba di Christian Andersen I Vestiti nuovi dell’Imperatore, così come nella versione originale (The Emperor’s New Groove – The Emperor’s New Clothes). L’assonanza nel titolo, pur se voluta, non comporta in realtà delle similitudini nella trama del film.
8 – Nella scena in cui Pacha salva Kuzco dai giaguari, si lancia con una liana facendo il classico urlo di Tarzan. Tarzan era l’ultimo film Disney uscito prima di Le Follie dell’Imperatore.
9 – Chicha, la moglie di Pacha, è incinta: Le Follie dell’Imperatore è il primissimo film animato Disney a mostrare una donna incinta.
10 – Nella scena in cui il ponte di legno cade nel fiume, è possibile ad un certo punto scorgere le assi di legno che prima lo componevano formare la scritta DAMN.
11 – Kuzco nel film è affetto da Afefobia, che comporta una sorta di repulsione nei confronti del contatto fisico.
12 – In una scena, la visuale si allontana dal palazzo reale fino a mostrare una scimmia intenta a mangiare un insetto: si tratta di una citazione al film Quarto Potere, che mostra una ripresa simile all’esterno di Villa Xanadu.
13 – In una scena del film, notiamo una mosca venir mangiata da un ragno. In Le Follie dell’Imperatore, gli unici animali in grado di parlare sono quelli che, una volta umani, sono stati trasformati dalle pozioni di Yzma: visto che quella mosca, appena prima di morire, chiede aiuto, si tratta probabilmente di qualcuno caduto nelle grinfie di Yzma precedentemente.
14 – Il motivetto cantato da Kronk mentre porta Kuzco fuori dalla città fu improvvisato dal doppiatore originale del personaggio, Patrick Warburton: Disney fece firmare successivamente a Warburton tutti i documenti del caso per far si che egli gli cedesse i diritti della “canzone originale”.
15 – Gli “sformatini” di Kronk preparati durante la cena di Yzma e Kuzco sono in realtà delle empanadas, piatto tipico dell’America Latina.
16 – Quando Yzma si presenta come una lontana parente di Pacha a sua moglie e ai suoi due figli, il piccolo Tipo le dice che anziché una prozia gli dà l’idea di essere la sua bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-prozia, ripetendo la parola bis per 26 volte.
17 – Verso il finale del film, Kronk rompe la quarta parete evidenziando un grande buco di trama: Come fanno lui e Yzma ad arrivare per primi nel laboratorio? “Se lo stanno chiedendo tutti in sala…”
18 – Il finale del film fu cambiato principalmente a causa di Sting: Kuzco infatti alla fine costruiva comunque la sua megavilla, ma risparmiando il villaggio di Pacha. Secondo il cantante, la scelta non avrebbe affatto mostrato il cambiamento di Kuzco, che si sarebbe comunque mostrato irrispettoso dei diritti delle popolazioni indigene e del benessere ambientale.
19 – Come in praticamente ogni film Disney sono inseriti anche in Le Follie dell’Imperatore degli “Hidden Mickey”, ovvero delle sagome di Topolino difficilmente visibili ad una prima occhiata. Una ad esempio è visibile nei piatti serviti a Kuzco all’inizio del film, mentre un’altra è visibile (rovesciata) in molte inquadrature della testa di Yzma e dei suoi orecchini sferici.
20 – Le Follie dell’Imperatore è l’ultimo film animato ad essere uscito nei cinema prima dell’introduzione della categoria “Miglior film d’Animazione” agli Oscar.