In questo preciso momento storico, l’unica certezza è che non ci sono certezze.
Vale per ogni aspetto della nostra esistenza, cinema compreso.
La pandemia di Covid-19 ha costretto le major ad agire in fretta, con mosse azzardate, per certi versi coraggiose. Se da un lato l’uscita di moltissimi blockbuster è stata rimandata al 2021, dall’altro ci sono molti titoli che sono approdati direttamente sulle piattaforme di streaming, in alcuni casi di proprietà delle stesse major.
Disney, ad esempio, ha deciso di lanciare direttamente su Disney+ titoli come Mulan e Soul, approdati sulla piattaforma con diverse modalità di fruizione.
Più recentemente Warner Bros. ha annunciato che negli Stati Uniti Wonder Woman 1984 sarà distribuito contemporaneamente nelle sale e su HBO Max il 25 dicembre (da noi, invece, dovrebbe arrivare a fine gennaio).
Una cosa è certa: nonostante le notizie confortanti riguardanti il vaccino, questa situazione non scomparirà magicamente l’1 gennaio 2021.
Ci accompagnerà ancora per un po’ di tempo, sarà un ritorno alla normalità (o per meglio dire, ad una nuova normalità) graduale.
Pensare che quelli di Wonder Woman 1984, Mulan e Soul rimangano dei casi isolati potrebbe rivelarsi sbagliato, perché la situazione globale al momento non permette una distribuzione nelle sale tradizionale, in grado di coprire gran parte del territorio.
Proprio per questo, secondo quanto riportato da Variety, ci sono altri titoli che potrebbero seguire l’esempio del cinecomic con Gal Gadot e finire contemporaneamente sia nelle sale che su HBO Max, nello specifico:
Secondo Variety, al momento le major non possono fare altro che mantenere un atteggiamento fluido. Ci sono molti titoli su cui si attendono aggiornamenti, come ad esempio The King’s Man e Morbius.
Recentemente si è anche parlato del possibile passaggio di Pinocchio, Peter Pan e Cruella direttamente su Disney+.
C’è poi la questione No Time to Die.
Come sappiamo, l’emergenza Covid-19 ha portato la pellicola a subire numerosi rinvii della data di uscita, fissata ora per il 2 aprile 2021.
Sembra però che i produttori siano molto preoccupati dal fatto che il film potrebbe diventare una sorta di apripista, il primo grande titolo del 2021 ad arrivare nelle sale in un periodo di emergenza globale. Perché si tratta di un franchise caratterizzato da un pubblico maturo, molto probabilmente restio ad andare al cinema in piena pandemia.
Si è molto discusso sul suo possibile passaggio direttamente su una piattaforma. Al momento la cosa non è nei piani, la data di aprile rimane invariata.
Ma è anche vero che il film non potrà subire ulteriori rinvii.
Lanciare un film su una piattaforma non è però così semplice come si potrebbe pensare. Non si tratta solo di caricare un file, ogni major che giunge ad una decisione del genere deve rivedere le clausole presenti nei contratti, soprattutto se sono previste percentuali in backend (cioè relative agli incassi del film) per alcune persone coinvolte, come ad esempio il regista o alcuni membri del cast.
Nel caso di Wonder Woman 1984, ad esempio, sembra che la protagonista Gal Gadot e la regista Patty Jenkins abbiano stretto un generoso accordo per compensare il loro backend.
Insomma, non si tratta di una situazione semplice.