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Addio a John le Carré, maestro inglese dello spionaggio

Pubblicato il 14 dicembre 2020 di Lorenzo Pedrazzi

John le Carré, maestro inglese della letteratura spionistica, si è spento lo scorso 12 dicembre a Truro, in Cornovaglia, per una malattia non legata al Covid-19. Aveva 89 anni.

John le Carré, pseudonimo di David John Moore Cornwell, nasce a Poole, cittadina del Dorset, nel 1931. Nel 1956 si laurea in letteratura tedesca al Lincoln College di Oxford, e per due anni è docente presso l’Eton College. Nel 1959 diventa un funzionario del Ministero degli Esteri Britannico: lavora all’ambasciata del Regno Unito a Bonn, e poi al consolato di Amburgo, quando viene reclutato dall’MI6.

È in questo periodo che inizia la sua carriera di scrittore: nel 1961 esce infatti il suo primo romanzo, Chiamata per il morto, in cui debutta il personaggio ricorrente di George Smiley. L’agente segreto tornerà poi ne La talpa, L’onorevole scolaro e Tutti gli uomini di Smiley, che consacrano il successo letterario di le Carré e affermano la sua poetica ragionata e “realistica”, idealmente contrapposta al glamour di James Bond. Il suo romanzo più celebre resta forse La spia che venne dal freddo (1963), che vince il Premio Edgar e il Gold Dagger nel ’65.

I suoi libri sono chiaramente basati sul contesto della Guerra Fredda: non a caso, La talpa rielabora il caso dell’agente doppiogiochista Kim Philby, che fece saltare la copertura dello stesso le Carré e interruppe la sua carriera presso l’MI6. Il crollo del Patto di Varsavia disorienta l’intero genere spionistico, ma lo scrittore inglese trova nuova linfa con Il sarto di Panama (1996) e Il giardiniere tenace (2001), trasposti entrambi negli omonimi film, come il sopracitato La talpa.

Il tweet del suo agente, Jonny Geller

L’eredità

John le Carré lascia quattro figli (avuti da due mogli) e tredici nipoti. Nel 2011 ha donato i suoi archivi alla Bodley Library di Oxford, città che per lui e Smiley ha sempre rappresentato una “casa spirituale”. Sarà sempre ricordato come uno dei più grandi scrittori nel suo genere, ma anche un acuto osservatore del mondo che lo circondava.

Fonti: Ansa; Il Post