Il 2020 giunge al termine ed è il momento in cui tutti tiriamo un po’ le somme di questi 366 giorni che abbiamo vissuto con i loro alti e bassi.
Nell’anno del lockdown, dove anche chi non amava le serie tv è dovuto capitolare e guardarne almeno una, ho, quindi, deciso di condividere con voi i momenti telefilmici che hanno caratterizzato il mio anno telefilmico.
Quindi ecco qui la mia personale classifica dal momento che mi ha colpito meno a quello che mi ha colpita maggiormente. Vi avverto, potrebbero essere presenti spoiler, quindi procedere con cautela, vi ho avvertiti.
Sì, ho già barato e ho messo tre serie tv in una sola posizione. Classifica mia, mie regole.
Scherzi a parte. Queste tre serie hanno reso più godibile il mio 2020, ma le apprezzo nella loro totalità, non saprei indicare un momento preciso che mi abbia colpito molto più degli altri. Motivo per cui finiscono nel gradino più basso della mia classifica, ma se non le avete viste… Che state aspettando?! Sono alcuni dei migliori prodotti degli ultimi anni! Su forza, andate a vedere le trovate su Netflix (The Crown e The Witcher) e su Amazon Prime Video (The Boys)
Molte star hanno condiviso con i fan alcune fasi della loro quarantena, ma poche hanno realizzato una serie comica, rielaborando i temi di “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello. La chimica fra Sheen e Tennant è pazzesca. Lo sapevamo grazie a Good Omens e i due sembrano essersi trovati benissimo insieme e da fan di entrambi non posso che esserne grata.
Momento top: “You did not paint that this morning!”
La quinta stagione di Lucifer, mi ha colpita positivamente. Dopo una quarta stagione che non mi aveva entusiasmata molto, la serie ha regalato una prima parte di una quinta stagione piuttosto interessante. L’arrivo di Michael (Tom Ellis) è una ventata fresca alla serie. Mi piace il suo essere manipolatore, mi piacciono i suoi poteri in completa contrapposizione con quelli di Lucifer e mi piace come Tom Ellis lo interpreta. Aspetto la seconda parte della stagione nel 2021 con rinnovata speranza.
Momento Top: “What is it that you truly fear?”
Non è una sorpresa che Grey’s Anatomy sappia toccare le corde emotive dei suoi fan. Ma credo che l’urlo che ho fatto quando ho beccato lo spoiler della scena nella spiaggia all’inizio della diciassettesima stagione della serie lo abbia sentito anche Shonda dall’altra parte del mondo. Datemi di nuovo i personaggi che ho amato della serie, non mi frega se è fan-service. Ridatemi TUTTI. Colpi al cuore dolorosi e bellissimi.
Momento Top: “I miss you!”
Il tocco di Ryan Murphy è impossibile da non notare ed è quello che rende questa miniserie un sogno da guardare. La finzione si mescola alla realtà nella serie dove personaggi veramente esistiti si incontrano a quelli inventati per raccontare un Hollywood edulcorata e piena di speranze e magia. Si esagera nel buonismo e nel lieto fine, ma in fondo, Hollywood ci ha sempre regalato sogni ed evasione e in piena pandemia immaginare che le cose possano andare diversamente, mi ha regalato un sorriso.
Momento Top: “And the Oscar goes to…”
Ho scoperto la serie animata in concomitanza con l’uscita dell’ultima stagione su Netflix. Tantissimi personaggi che si fanno amare, buoni sentimenti e una capacità di trattare con semplicità dei temi che noi adulti rendiamo troppo complicati. Mi ha riempito di buona speranza per il futuro sapere che ci saranno future generazioni che cresceranno con questa serie.
Ammetto che avrei voluto scrivere che sentir dire “Per l’onore di Grayskull!” è stato il momento top, ma limitandomi all’ultima stagione, devo dire che il momento che mi ha conquistata è quella visione di futuro che sogna Adora.
Momento Top: “You’ve never give up on anything in your life, not even me. So don’t you dare start now!”
Una serie fresca, profonda, bella, piena di emozioni. Adatta a chi vorrebbe che la sua vita fosse un musical, come me. Mi ha conquistata dopo pochi minuti del primo episodio, ho pianto tantissimo. Ho (ri)scoperto talenti di attori che stimavo e conosciuto altri volti che imparerò ad apprezzare.
Il momento in cui tutto il cast canta “American Pie” tocca le corde del cuore in modi che non riesco a spiegare.
Momento Top: “So, bye-bye, Miss American Pie. Drove my Chevy to the levee, but the levee was dry”
Se l’ultimo posto della mia classifica è stato preso da tre serie, per le quali, seppur bellissime, non ho saputo trovare un momento speciale da evidenziare. Per The Mandalorian ho il problema opposto. Non saprei quale momento scegliere! Il primo incontro con il bambino?! Kuill?! L’alleanza con Cara Dune?! L’armaiola?! La spada oscura in mano a Moff Gideon?! Cobb Vanth?! Bo-Katan?! Boba Fett e Shand?! Ahsoka?! Di nuovo la spada oscura?! Grogu che si espande nella forza?! LUKE?!
Il fatto è che questa serie è un gioiello e scegliere un solo momento è praticamente impossibile, ma lascerò parlare il mio lato sentimentale e dirò…
L’addio fra Grogu e Mando, insieme però a tutte le implicazioni che derivano dal fatto che Din Djarin ha vinto la spada oscura e il suo possibile futuro su Mandalore.
Momento Top: “She can’t take it. It must be won in battle. In order for her to wield the darksaber again, she would need to destroy you in combat.”
Girl Power. Lo abbiamo gridato tante volte e continueremo a gridarlo e a volere scene che lo rappresentino al meglio sugli schermi (grandi e piccoli). Se penso al Girl Power anche solo nelle serie che ho elencato fino ad ora ci sono tante scene che vengono in mente. Partendo da Shera, dove le eroine sono tutte principesse, passando da The Boys e The Mandalorian dove nelle lotte degli episodi finali delle seconde stagioni abbiamo una dimostrazione di forza di team tutti al femminile. Ma la potenza della scena di Sex Education sta nella sua semplicità. Le protagoniste della serie di Netflix, sono ragazze normali che affrontano insieme una situazione che purtroppo molte di noi hanno vissuto. Una scena che dovrebbe far sentire meno sola ogni bambina, ragazza e donna e far vergognare e indignare ogni uomo.
Momento Top: “It’s a Dumb Bus”
Lo so, lo so, ho elencato momenti più importanti e più emozionanti. Ma come ho detto all’inizio, mia classifica, mie regole.
Quando aspetti 9 anni convinta che forse sei un’inguaribile sognatrice che vede l’amore romantico anche dove non c’è, vedere confermato quell’amore è una cosa che ti fa stritolare le ginocchia della persona accanto a te, ti fa piangere e ridere e urlare e sclerare per diversi giorni. (Sì, ho fatto tutto questo, sono una fangirl)
Dopo più di un mese dall’episodio, ogni volta che ci penso provo di nuovo tutto quello che ho provato in quel momento.
E che momento! La dichiarazione che Castiel fa a Dean è amore puro. È accettazione di se stessi e dell’altro. È dire: tu sei tutto questo e ti amo per questo, ed io sono diventato questo grazie a te e tutto quello che mi ha cambiato è ciò che mi rende quello che sono. E sono felice solo nel poterlo dire e provare queste cose.
Un po’ come ho detto per Shera, la speranza è che quella felicità nell’essere se stessi e nell’accettare un amore che per altri è diverso e nei peggiori casi sbagliato, sia d’esempio per molti.
Momento Top: “The one thing I want is something I know I can’t have. But I think I know now happiness isn’t in the having. It’s in just being.”
Ed ecco qui i momenti che mi hanno fatta alzare dal divano per le emozioni positive che mi hanno regalato. Vi auguro una felice fine di questo tremendo anno e la speranza che il 2021 ci regali tantissime emozioni telefilmiche da vivere insieme.