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The Haunting of Bly Manor è basata su vari racconti di Henry James, ma soprattutto Il giro di vite, che fornisce l’ossatura della vicenda. Ebbene, Netflix ha pubblicato un interessante approfondimento che amplia le prospettive sulla serie, mettendone in luce i riferimenti reali.
Anzitutto, il video ci ricorda che lo stesso James ha tratto ispirazione da una “vera” casa infestata per Il giro di vite, appresa dall’arcivescovo di Canterbury. Inoltre, la serie fa uso di vari elementi che affondano le radici nel folclore paranormale, come le bambole e gli specchi, i cui legami con le credenze sovrannaturali sono molto antiche.
Ovviamente The Haunting of Bly Manor non è tratta da una storia vera, ma reali sono alcuni suoi riferimenti, soprattutto di matrice culturale. Troverete il video qui di seguito, ma prima vi ricordo che le due stagioni dello show sono disponibili su Netflix.
L’ideatore Mike Flanagan e il produttore Trevor Macy di The Haunting of Hill House presentano THE HAUNTING OF BLY MANOR, il tanto atteso capitolo della serie antologica ambientato nell’Inghilterra degli anni ’80. Dopo la tragica morte dell’istitutrice, Henry Wingrave (Henry Thomas) assume una giovane bambinaia americana (Victoria Pedretti) per prendersi cura dei nipoti orfani (Amelie Bea Smith e Benjamin Evan Ainsworth) che vivono a Bly Manor con il cuoco Owen (Rahul Kohli), la giardiniera Jamie (Amelia Eve) e la governante, la signora Grose (T’Nia Miller). Ma al castello l’apparenza inganna e secoli di segreti oscuri d’amore e morte stanno per tornare a galla in questa storia gotica da brivido. A Bly Manor, la morte non è per sempre.
Victoria Pedretti, la Eleanor Crain di Hill House, è la protagonista. Nel cast anche Oliver Jackson-Cohen, Katherine Parker, Henry Thomas, T’Nia Miller, Rahul Kohli, Amelia Eve, Benjamin Ainsworth e Amelie Smith.
Ecco la sinossi de Il giro di vite nell’edizione di Feltrinelli.
Il libro venne pubblicato nel 1898, dapprima a puntate e solo in seguito in volume. Una giovane istitutrice viene chiamata per seguire due bimbi rimasti orfani e affidati alle cure di uno zio che, per diverse ragioni, non può occuparsi di loro. Questi assume la giovane donna a una sola condizione: di non contattarlo mai, qualsiasi cosa succeda ai ragazzi. Pertanto dovrà risolvere da sé ogni tipo di problema. Sempre! L’istitutrice fa quindi la conoscenza dei due ragazzi di ritorno dal college. Sono veramente intelligenti e adorabili. Lei si appassiona al lavoro e tutto sembra procedere per il meglio… sennonché cominciano ad apparire per la casa, sempre più sinistramente, due figure: un uomo con i baffi e una donna vestita a lutto…
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The Haunting of Hill House è composta da 10 episodi e prodotta dalla Amblin TV di Steven Spielberg, con Paramount TV. Oltre a dirigere lo show, Mike Flanagan (Oculus, Ouija – L’origine del male, Il gioco di Gerald) è anche sceneggiatore e produttore esecutivo.
Il libro è pubblicato in Italia da Adelphi, ed è stato già adattato due volte sul grande schermo: da Robert Wise ne Gli invasati (1963), e da Jan De Bont in Haunting – Presenze (1999).
Fonte: Netflix