Il lungo viaggio di Supernatural si avvicina alla fine.
Lo scorso giovedì, The CW ha mandato in onda il penultimo episodio e possiamo dire che la storia dello show così come lo abbiamo sempre conosciuto è giunta alla sua conclusione.
Senza speranze e senza nessuno da salvare, i due fratelli decidono di arrendersi a Chuck (Rob Benedict).
Gli daranno il finale che vuole, il suicidio-omicidio con cui li ha tormentati da sempre, se lui riporterà indietro tutti quanti.
Ma Dio/Chuck reputa questo nuovo finale dove sono vivi, soli e immersi nel senso di impotenza e dolore, una fine più soddisfacente e li lascia a vagare per il mondo.
Jack, percepisce la presenza di qualcosa e conduce i due fratelli in una chiesa, dove trovano Michele (Jake Abel) ad attenderli. L’Arcangelo dichiara di voler lottare contro Chuck assieme a loro. Tornati tutti e quattro al bunker, ricevono la visita di Lucifero (Mark Pellegrino) e una mietitrice che viene uccisa dall’arcangelo per diventare la nuova tramite di Morte. Tutto questo per avere qualcuno che riesca ad aprire il libro di Morte di Chuck e scoprire il finale. Lucifero cerca di rubare il libro per portarlo a Chuck, Michele lo uccide.
Sam, Dean, Jack e Michele riescono a decifrare il libro e utilizzano un incantesimo per richiamare Chuck nell’unico luogo dove può avvenire la sua fine. Lì scoprono che Michele li ha traditi, anche se quest’ultimo viene ucciso da Dio perché ha tardato a dimostrare la sua lealtà di figlio.
Irritato, Chuck inizia a colpire i due Winchester, ma Sam e Dean continuano a rialzarsi, a combattere e a non arrendersi, innervosendolo sempre di più, perché nonostante tutto continuano a non piegarsi al suo volere.
Ridono di lui.
Ridono perché lo hanno fregato. Esiste un finale, ma solo Morte può leggerlo. Hanno preso in giro Michele, perché non si fidavano di lui. Avevano un asso nella manica in Jack, perché si sono accorti che Jack stava assorbendo il potere divino presente in ogni creazione di Chuck e si stava potenziando fino ad arrivare ad essere capace di assorbire tutto il potere di Dio.
Chuck, prova a convincere i Winchester ad ucciderlo. Ottenere in qualche modo il suo finale dove riesce a manovrare i Winchester, anche senza poteri, ma nessuno dei due gli dà quello che vuole e lo lasciano da solo a vivere una vita normale.
Una vita da umano.
Una vita dove possa finalmente capire cosa ha creato e vedere tutto quello che non è mai riuscito a vedere troppo concentrato nella sua storia.
Jack, con i suoi nuovi poteri divini, fa ritornare tutta l’umanità, ma decide di vivere il suo nuovo status divino senza intervenire direttamente nel mondo. Saluta Sam e Dean, dichiarando che sarà sempre con loro perché sarà ovunque nel creato. I due fratelli restano quindi soli, lasciano il bunker e riprendono la strada con l’Impala.
Sulle note di “Running on Empty” di Jackson Browne ci viene mostrato un montaggio di tutti i vari personaggi che hanno fatto parte della serie.
Il diciannovesimo episodio si conclude con Sam e Dean, finalmente liberi di poter vivere la loro vita. Non hanno un Dio che gioca con le loro vite, ma uno amorevole che hanno cresciuto con i loro stessi ideali. Supernatural, strappa il copione e lascia i suoi protagonisti capaci di scrivere la loro storia.
Come ho detto all’inizio, se da una parte l’episodio dà un finale all’arco mitologico della serie, dall’altro lascia un vuoto a livello emozionale. La storia è affettata, anti-climatica, piena di personaggi come Lucifero e Michele, per cui gli spettatori (E Sam e Dean) non provano troppa simpatia.
La sensazione a fine episodio (almeno la mia) è che nonostante un finale piacevole per i due fratelli, si sia perso tempo a dedicarsi a dei dettagli che potevano essere evitati, trascurando delle domande che restano senza risposta e che forse potrebbero trovarla nell’ultimo episodio:
Appuntamento fra una settimana per vedere se queste domande riceveranno risposta.
L’unica cosa certa è che preparerò i fazzoletti.
Ascolterò per un’ultima volta “Carry On Wayward Son” (ad esattamente 44 anni dalla prima release del singolo).
E cercherò di prepararmi a dire addio all’universo di Supernatural.