Mosul è da qualche giorno disponibile su Netflix. Stiamo parlando dell’opera prima di Matthew Michael Carnahan, co-sceneggiatore di World War Z e City of crime, presentata nel 2019 durante la Mostra del cinema di Venezia e prodotta dai registi di Avengers: Endgame, Anthony e Joe Russo.
QUI trovate la nostra recensione.
Girato completamente in lingua araba e con un cast di attori mediorientali, molti dei quali esuli iracheni, Mosul è tratto da un articolo di Luke Mogelson, pubblicato sul New Yorker. Che racconta la storia vera di un team SWAT incaricato di lottare senza sosta contro le forze dell’ISIS.
Un gruppo di uomini combatte per riprendersi le case, le famiglie e la città di cui l’ISIS si è appropriata. Dopo essere tratto in salvo da un violento scontro a fuoco dalla squadra speciale di Ninive, l’inesperto agente iracheno Kawa (Adam Bessa) è velocemente inserito in uno squadrone di ribelli composto da dieci compagni d’armi e capitanato dal saggio maggiore Jasem. (Suhail Dabbach). Sotto la costante minaccia di un attacco, l’unità intraprende una pericolosa missione di guerriglia con l’intento di eliminare una base nemica e riportare l’ordine nel territorio ormai fuori controllo. Straordinaria storia vera di eroismo contro avversità travolgenti, MOSUL è scritto e diretto da Matthew Michael Carnahan e prodotto da Anthony e Joe Russo.
Nel cast troviamo Suhail Dabbach (The Hurt Locker); Adam Bessa (Extraction, the Blessid) e Is’Haq Elias.
Todd Makurath, Christopher Markus e Stephen McFeely sono i produttori esecutivi per AGBO.
Con loro anche Mohamed Al-Daradji (Son of Babylon), Patrick Newall (Anon), Wang Zhongjun, Wang Zhonglei e Hu Junyi per Huayi.