Gigi Proietti, storico volto del cinema e del teatro italiano, è morto verso le 5:30 del mattino, nel giorno del suo ottantesimo compleanno.
Era ricoverato in terapia intensiva in una clinica di Roma. Secondo quanto riportato da diverse testate italiane, la causa del ricovero non era il Covid, ma problemi cardiaci. Le sue condizioni si erano aggravate ieri sera.
L’attore, drammaturgo e regista era ricoverato da diversi giorni. La famiglia aveva cercato di mantenere il massimo riserbo riguardo le sue condizioni di salute. Secondo quanto riportato da Adnkronos, nella tarda serata di ieri, dopo il peggioramento del suo quadro clinico, era stato sedato. La moglie e le due figlie erano rimaste accanto all’attore fino a tardi.
Nel 2010, Gigi Proietti, era stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Pietro di Roma, sempre per problemi cardiaci. In quell’occasione si era ripreso nel giro di pochi giorni ed era tornato a recitare.
Ma in questo caso le sue condizioni erano decisamente più gravi.
Con Gigi Proietti se ne va un pezzo di storia del cinema e del teatro italiano, il vuoto che ha lasciato è incolmabile.
Nato a Roma, il 2 novembre del 1940, nel corso della sua carriera Gigi Proietti era comparso in pellicole come La proprietà non è più un furto di Elio Petri, Casotto di Sergio Citti, anche in tv nella serie televisiva Il maresciallo Rocca. Il suo ruolo più famoso era forse stato quello di Bruno Fioretti, detto Mandrake, protagonista della commedia cult di Steno Febbre da cavallo. Aveva anche doppiato il Genio della lampada nel film Disney Aladdin.
Grande, piccolo schermo ma anche teatro, un sodalizio iniziato nei primi anni ’60, che gli aveva regalato le più grandi soddisfazioni.