Il Kazakistan non è mai stato un grande fan di Borat Sagdiyev, il giornalista kazako interpretato da Sacha Baron Cohen, ed è anche facile intuirne il motivo.
Ma dopo l’arrivo di Borat 2 su Prime Video le cose sembrano essere cambiate, a tal punto che lo stato ha deciso di far diventare il “Very Nice!” di Borat slogan ufficiale per il turismo.
In tempi di Covid, con il settore del turismo in profonda crisi, è stato comunque bello vedere il nostro paese menzionato dai media. Forse non sarà il modo migliore, ma è comunque bello essere lì fuori.
Ecco lo spot “Kazakistan? Very Nice!”.
Tra le persone che hanno deciso di sfruttare la popolarità di Borat a favore del Kazakistan, troviamo Yermtek Utemissov. Parlando dell’idea, ha sottolineato che in realtà la popolazione anziana si era dimostrata ostile nei confronti Sacha Baron Cohen, mentre i più giovani avevano accettato di buon grado la presa in giro.
Loro usano Twitter, Instagram, Reddit. Conoscono l’inglese, sano cosa è un meme. Vivono nel mondo dei media e guardano gli stessi comici e gli stessi show degli americani. Il Kazakistan è ormai un Paese globalizzato.
Lo stesso attore si è dimostrato felice della cosa e ha dichiarato:
Si tratta di una commedia, il Kazakistan che si vede nel film non rappresenta quello reale. L’ho scelto semplicemente perché si tratta di un posto che quasi nessuno conosce in USA e questo ci ha permesso di creare un mondo fantastico, comico, selvaggio e falso. Il vero Kazakistan è un paese meraviglioso, una società moderna e orgogliosa. L’esatto opposto di quello che si vede in Borat.
Borat 2 è a tutti gli effetti il primo film realizzato durante il lockdown causato dalla pandemia di Covid-19. È stato girato in pochissimo tempo, subito dopo il via libera concesso dai sindacati.
Sacha Baron Cohen e una piccola troupe si sono recati in diverse zone degli Stati Uniti e all’estero per le riprese.
Il film ruota attorno ad un Borat ormai famoso e proprio per questo, costretto ad agire sotto copertura per intervistare personaggi importanti.
Fonte: IGN