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Dopo la “delusione” per la smentita di Tatiana Maslany riguardo il suo ruolo di protagonista in She-Hulk, si torna a parlare di casting riguardo un’altra serie del Marvel Cinematic Universe che arriverà prossimamente (non è stata rilasciata ancora una data precisa) sulla piattaforma Disney+, ovvero Moon Knight.
Secondo rumor non confermati, Oscar Isaac (il Poe Dameron che abbiamo visto negli ultimi anni al cinema nella nuova trilogia di Star Wars) sarebbe in trattativa con Disney per interpretare il ruolo del protagonista Marc Spector, ma voci di corridoio facevano anche il nome di Daniel Radcliffe per la parte; in attesa di ulteriori annunci a breve (proprio oggi è stato annunciato il nome del regista della serie, Mohamed Diab), facciamo un po’ di chiarezza sul personaggio, uno degli eroi più interessanti e meno conosciuti dell’universo a fumetti Marvel!
L’esordio di Moon Knight arriva nel’Agosto del 1975, quando compare in veste di villain sulle pagine della serie Werewolf by Night (numero 32). Già dal suo esordio, Moon Knight decide di cambiare fazione, aiutando il protagonista Jack Russell a combattere i suoi nemici. Il personaggio piacque molto agli editori del tempo, che commissionarono ai suoi creatori, Doug Moench e Don Perlin, uno one-shot incentrato interamente su di esso (uscito in due parti fra il Giugno e l’Agosto del 1976); visto il gradimento del pubblico, Moon Knight cominciò a farsi largo anche in testate di maggior rilievo, accanto ad eroi come Spider-Man o Hulk.
Sotto il costume di Moon Knight si nasconde Marc Spector, ex boxer, marine e mercenario di Chicago che, durante un lavoro in Egitto, si ritrovò per caso all’interno del tempio di un antico dio egizio, Khonshu. In punto di morte dopo un combattimento, il dio Konshu gli appare in sogno e gli concesse una seconda vita e dei poteri, chiedendogli però in cambio di diventare il suo avatar sulla Terra.
Tornato negli Stati Uniti, Spector cambia vita, ed investendo i suoi ingenti guadagni da mercenario diventa milionario: sulla falsariga del più famoso Batman, con il quale in effetti ha molti lati in comune, inizia a mantenere una doppia identità: imprenditore milionario di giorno e vigilante di notte.
Dopo alcune avventure raccontate in un’altra miniserie personale uscita nel 1985, Moon Knight compie il “grande salto” ed entra a far parte di un gruppo di Avengers capitanato di Occhio di Falco, i Vendicatori della Costa Ovest (o West Coast Avengers). Nel gruppo però, il personaggio non funzionava appieno dal punto di vista editoriale: per allontanarlo dalle scene, gli autori decisero di ucciderlo.
Spector tornò poi in vita, resuscitato da Khonshu; sebbene da allora rimase un eroe (o meglio, un antieroe) solitario, anche in seguito è rimasto un alleato degli Avengers, palesandosi in alcune particolari occasioni e non rifiutando mai una chiamata degli “Eroi più potenti della Terra”.
Nelle storie degli ultimi anni, per Moon Knight è stata disegnata una adeguata nemesi, elemento che era sempre mancato in ogni ciclo delle sue storie: contrapposto al Cavaliere della Luna (questo il suo “soprannome” ufficiale) troviamo quindi il super criminale Sun King, un uomo dotato di poteri pirocinetici e ossessionato dal fuoco al punto da essersi convinto di essere la manifestazione dell’avatar del Sole, e quindi naturalmente contrapposto a Moon Knight.
I poteri di Moon Knight sono particolari: in quanto Khonshu è il dio della Luna (è basato sul reale e omonimo dio egizio), i poteri del suo Avatar sono soggetti alle fasi lunari. Tanto più la luna sarà piena e ben visibile in cielo quindi, tanto più i poteri di Marc saranno maggiori.
Questi comprendono super forza e super resitenza, sensi e abilità aumentati, un fattore rigenerante ed un certo grado di invisibilità.
La presenza del dio Khonshu nella sua mente, insieme ad anni passati in guerra e al periodo da mercenario, hanno però portato Marc Spector a soffrire di un principio di schizofrenia: l’uomo presenta infatti spesso delle personalità multiple, compresa quella dello stesso Khonshu in persona (sebbene non sia spesso chiaro quante delle sue azioni siano da attribuire a tale condizione mentale e quante alla effettiva influenza di Khonshu, non sempre votato al bene). La condizione danneggiata della sua mente rivela però almeno un lato positivo: grazie ad essa Moon Knight è sostanzialmente immune alla telepatia e agli attacchi psichici.